Marzo di quest’anno si apre con un aggiornamento del catalogo di Apple. Il colosso di Cupertino ha infatti svelato il nuovo MacBook Air con processore M3. Il notebook di ultima generazione sarà a breve disponibile all’acquisto in due versioni, da 13″ e 15″ rispettivamente.
Apple ha presentato il laptop con un dettagliato comunicato stampa dove vengono poste sotto i riflettori le novità in termini di prestazioni, efficienza e autonomia. Il design invece resta invariato: è lo stesso di quello della precedente generazione, con linee più squadrate e display reso più ampio tramite l’utilizzo del notch (proprio come sui Pro).
Del comunicato stampa diffuso in queste ore non passa inosservato un paragrafo dedicato unicamente all’intelligenza artificiale. Il MacBook Air M3, scrive Apple, è “il miglior portatile consumer al mondo per l’AI”. Mettendo da parte le recenti interviste di Tim Cook condite con vari e vaghi riferimenti, questa è la prima volta che l’azienda californiana si sbilancia in modo così netto. E dunque, seppur con ritardo rispetto alla concorrenza (Microsoft e Google, ad esempio), Apple sposa ufficialmente l’AI. Sì, ma in che modo?
Apple e AI: il 2024 è l’anno decisivo, si parte dal nuovo MacBook Air M3
Tim Cook & co. non hanno presentato un chatbot AI come Gemini o Copilot, e nemmeno un software per creare immagini o un brano musicale da un prompt testuale. Ciò che sottolinea la società di Cupertino è che il suo nuovo notebook garantisce performance di altissimo livello in tutte quelle attività in cui l’intelligenza artificiale generativa viene impiegata.
«Con il passaggio ai processori Apple, ogni Mac è una piattaforma eccezionale per l’AI», scrive Apple. «Sfruttando queste incredibili performance AI, macOS è in grado di offrire funzionalità intelligenti che migliorano produttività e creatività. […] Unito all’architettura di memoria unificata del chip Apple, MacBook Air può eseguire, in locale e con prestazioni eccezionali, modelli di AI ottimizzati, inclusi modelli linguistici di grandi dimensioni e modelli di diffusione per la generazione di immagini». Il nuovo notebook, si legge, «supporta anche le soluzioni basate su cloud, così l’utente può usare potenti app per il lavoro e la creatività che sfruttano la potenza dell’AI, come Microsoft Copilot per Microsoft 365, Canva e Adobe Firefly».
L’annuncio dunque non è di quelli che lasciano a bocca aperta, ma è chiaro ormai che anche Apple nel giro di qualche mese si getterà a capofitto nel già popolato mondo dell’AI. Anche perché risulta difficile credere che un’azienda di questo calibro abbia così poco da dire in un settore che oggi è più importante che mai.
E allora è tutto rimandato a giugno, quando si terrà l’annuale WWDC, evento dedicato agli aggiornamenti software (e in rari casi anche a inediti hardware). È quasi certo che proprio in quell’occasione l’azienda presenterà delle novità legate all’intelligenza artificiale. Questa ondata, in base ai rumor, potrebbe travolgere anche Siri, un assistente vocale che rispetto ai rivali non è poi così versatile.