Il lancio del servizio di mappe di Apple, preinstallato sull’iPhone 5, è stata una vera e propria débacle per l’azienda guidata da Tim Cook: visualizzazione tridimensionale scadente, indicazioni fuorvianti e – talvolta – addirittura pericolose, luoghi e punti di interesse posti sulle mappe in modo non corretto. Apple si era scusata con la clientela parlando di un prodotto, Maps, ancora giovane e suscettibile di diverse migliorie (Apple risponde alle critiche su Maps: è ancora giovane). Lo stesso Cook, CEO dell’azienda, era stato costretto ad intervenire indirizzando all’utenza una lettera aperta di scuse (ancora disponibile, in italiano, in questa pagina). “In Apple, tutto quel che facciamo ha un solo obiettivo: creare i migliori prodotti al mondo. Sappiamo che vi aspettate proprio questo da noi, e lavoreremo senza sosta finché Mappe non sarà all’altezza dei nostri elevatissimi standard“, aveva concluso Cook.
A stretto giro iniziò poi la “resa dei conti” all’interno della società con l’allontanamento di due ingegneri di punta ritenuti responsabili del flop, costato caro ad Apple soprattutto in termini di immagine.
Da allora, i tecnici di Apple si sono messi al lavoro per ottimizzare, in modo silente ma continuo, il funzionamento del servizio di mappe.
Adesso sembrano addirittura maturi i tempi per estendere le funzionalità di base di Apple Maps nel tentativo di offrire alcuni strumenti che Google ha già da tempo integrato nella sua soluzione.
Secondo il Wall Street Journal, Apple avrebbe acquistato WiFiSLAM – una società specializzata nella realizzazione di mappe degli interni degli edifici – per la somma di 20 milioni di dollari. Le applicazioni sviluppate da WiFiSLAM, una realtà della Silicon Valley, consentono di approssimare la posizione dell’utente, all’interno di un edificio, con un errore pari a circa 2,5 metri, appoggiandosi semplicemente alle reti Wi-Fi disponibili nelle vicinanze.
La startup, sulla quale avrebbe deciso di investire Apple, è stata creata appena due anni fa ed assicura di avere già a disposizione tutta la tecnologia necessaria per fornire le indicazioni per muoversi all’interno di un grande edificio (un aeroporto, un centro commerciale, un hotel, un palazzo istituzionale,…) utilizzando unicamente il segnale wireless offerto dagli hotspot della zona.