Grazie al rilascio della nuova beta pubblica di iOS 18.2, rilasciata pochi giorni fa, le Genmoji sono finalmente disponibili all’utenza.
Un giornalista del sito Techradar.com ha messo le mani sulle emoji AI di Apple, testando la loro effettiva utilità e rimanendo sorpreso positivamente da questa funzione legata ad Apple Intelligence. Sebbene le Genmoji siano passate in sordina rispetto a tante altre funzioni legate all’AI del colosso di Cupertino, queste stanno mostrando notevoli potenzialità.
L’articolista ha spiegato come sia possibile creare emoji con una libertà assoluta, per esempio creando un bulldog francese che va sullo skateboard o una rana che beve una birra. Nonostante non si tratti di qualcosa di rivoluzionario a livello pratico, le potenzialità di ciò che potrà fare Apple Intelligence nei prossimi anni.
Stiamo parlando di un generatore di immagini AI, ancora più accessibile rispetto ai tanti strumenti simili già presenti online. Il tutto gestibile facilmente attraverso la tastiera di un iPhone.
Potenzialità e rischi legati a Genmoji
Una volta create, le Genmoji possono essere integrate nel testo, per le integrazioni dei messaggi e in atri contesti. A quanto pare, quando la funzione sarà definitivamente lanciata a dicembre, le stesse dovrebbero persino essere utilizzabili con app di messaggistica di terze parti, come Messenger e WhatsApp.
L’autore dell’articolo ha spiegato come ha testato questo tipo di contenuto su un iPhone 16 Pro Max, sottolineando quanto sia facile da padroneggiare. In poche parole, anche persone anziane o con poca dimestichezza rispetto alla tecnologia possono avvicinarsi all’AI attraverso la creazione e la gestione di Genmoji. Tutto ciò potrebbe essere molto utile ad Apple per rendere questa nuova e rivoluzionaria tecnologia alla portata di tutti.
Nel suo articolo, lo scrittore afferma come questo tipo di contenuto possa diventare virale online, spingendo i giovani ad acquistare dispositivi compatibili con Apple Intelligence, ampliando ulteriormente il numero di fan del colosso di Cupertino. Nonostante ciò, lo stesso solleva anche alcune domande su potenziali aspetti poco positivi.
Apple dovrà fare attenzione, per esempio, ad eventuali casi di cyberbullismo. Uno dei modi migliori per usare Genmoji è creare emoji basate sulle foto delle persone che hai sul tuo telefono. Ciò si presta facilmente ad abusi tra i più giovani. Anche se questo è un rischio che non coinvolge solo Apple Intelligence, ma accomuna tutti i generatori di immagini AI, si tratta di un aspetto da non sottovalutare per la compagnia.
Genmoji dovrebbe essere lanciato ufficialmente all’inizio di dicembre sui migliori modelli di iPhone e iPad, come iPad mini 7, il dispositivo più economico compatibile con tale funzione.