Nonostante i suoi impegni, Apple sembra non essere ancora riuscita a lasciare il segno nella nicchia smart home. A dispetto di quanto appena detto, la compagnia sembra però ancora credere fortemente in questo segmento di mercato, tanto da avere in serbo un nuovo e interessante progetto.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, Apple sarebbe a lavoro su un nuovo e interessante campanello smart dotato di riconoscimento del volto tramite Face ID. Secondo quanto trapelato finora, questo dispositivo rientrerebbe in un nuovo hub domestico per la smart home che, a livello estetico, dovrebbe ricordare un iPad. Questo dovrebbe offrire connessioni con diversi elettrodomestici nel contesto di una casa intelligente.
Per Bloomberg, il campanello si collegherà via wireless alla classica serratura, con il meccanismo che si sbloccherà attraverso l’autenticazione biometrica.
Campanello smart con Face ID: tempistiche per l’eventuale lancio e pericoli per Apple
La compagnia di Cupertino non deve però sottovalutare la concorrenza. Quando si considerano i campanelli intelligenti, i produttori non sono di certo sprovveduti: si parla di Eufy, Logitech, Amazon e Google.
Un’ipotesi tutt’altro che improbabile è che Apple opti per evitare di sviluppare un proprio hardware, andando a esternalizzare la realizzazione hardware, magari stringendo una collaborazione con aziende come la già citata Logitech.
Il progetto del campanello smart con Face ID sembra essere solo alle prime fasi di sviluppo. Ciò significa che, anche se dovesse effettivamente giungere sul mercato, i tempi potrebbero essere molto lunghi. Secondo alcune fonti, l’eventuale lancio potrebbe avvenire, nelle più ottimistiche previsioni, a fine 2025.
Va inoltre sottolineato come un prodotto di questo tipo, visto il suo lavoro sensibile, necessita di adeguati test. Se il campanello smart, una volta lanciato sul mercato, mostra criticità o risulta facile da aggirare per i cybercriminali, il lancio del prodotto potrebbe facilmente diventare un boomerang per Apple.
In un certo senso, qualcosa di simile si è già verificato con i tracker AirTag, i cui abusi da parte di stalker hanno creato non pochi grattacapi alla compagnia.