Salvo sorprese, alla WWDC24 che prenderà il via il 10 giugno, Apple presenterà inedite funzionalità AI per iOS 18 e presumibilmente gli altri sistemi operativi. Alcune verranno eseguite totalmente in locale, quindi anche quando il dispositivo è offline, per altre invece sarà richiesta l’elaborazione tanto sul dispositivo quanto sul server. Questa seconda opzione ha fin da subito spinto gli utenti a porsi delle domande, a chiedersi quanto sia sicuro affidarsi a infrastrutture di questo tipo.
Come è ben noto, la privacy è uno dei principi fondamentali del lavoro di Apple, e proprio per questo motivo, come riporta la redazione del The Information, avrebbe trovato una soluzione (una scatola nera virtuale) per fornire capacità di elaborazione AI nel suo cloud mantenendo però rigorosi standard di sicurezza.
Di solito, i servizi cloud crittografano i dati solo sul disco, quando vengono archiviati. Questi dati però devono essere decrittografati in memoria per essere elaborati o trasformarti sul server. Ebbene, il colosso di Cupertino avrebbe trovato un modo per elaborare i dati degli utenti rendendoli sempre privati durante tutto il processo. Questo progetto sarebbe noto internamente con il nome di “Apple Chips in Data Centers” (ACDC), già menzionato in passato da Bloomberg in relazione ad un aggiornamento del sottosistema di sicurezza proprietario Secure Enclave.
The Information, pur sottolineando l’esistenza di alcuni punti deboli, spiega che questo approccio è molto più sicuro di qualsiasi altra cosa stiano facendo i rivali di Apple nel campo dell’intelligenza artificiale. Questa scatola nera virtuale sarebbe inaccessibile anche per la stessa società, che, ad esempio, sarebbe impossibilità a consegnare informazioni anche se la richiesta dovesse arrivare dalle forze dell’ordine o da un governo. Altro particolare che viene fatto notare è che lo sviluppo di questo progetto sarebbe antecedente al boom dell’AI. Apple ci starebbe infatti lavorando da almeno tre anni.
Il progetto ACDC, infine, potrebbe rivelarsi vantaggioso anche in termini di futuri dispositivi. Puntando unicamente su una elaborazione sicura sul cloud, Apple potrebbe ridurre i requisiti hardware e quindi realizzare device indossabili più leggeri.