Apple vuole conquistare anche gli appassionati di videogiochi, e non a caso nel corso degli ultimi anni ha spesso sottolineato quanto i suoi prodotti riescano ad offrire ottime performance anche in ambito gaming, e con giochi AAA per di più.
Ma gli utenti sono pronti a lasciare Windows per sposare la causa del colosso di Cupertino? La strada sembra ancora in salita, ma iniziative come quella di New York potrebbero aiutare l’azienda a convincere anche i più scettici. La scorsa settimana, infatti, Apple ha tenuto in sordina nella Grande Mela un evento mediatico focalizzato totalmente sull’intrattenimento videoludico.
Il 10 luglio, spiega Macotakara, Apple ha puntato i riflettori sui dispositivi pensati anche per il gaming. Si parla quindi di iPhone 15 Pro Max, iPad Pro M4, MacBook Pro, MacBook Air e iMac. Alcuni device erano collegati ai controller Backbone, altri invece ai DualSense di PlayStation 5. Tra i giochi mostrati durante l’evento c’erano Resident Evil 7 Biohazard, Valheim, Assassin’s Creed Mirage, Diablo Immortal, Zenless Zone Zero e Palworld.
L’evento ha portato l’attenzione anche su funzionalità in arrivo in primavera con iOS 18, iPadOS 18 e macOS 15 Sequoia, come la Game Mode sugli iPhone. Questa riduce al minimo l’attività in background per garantire il massimo dei frame rate durante il gioco e riduce la latenza audio quando l’utente utilizza gli AirPods Pro di seconda generazione.
In particolare con l’avvento dei chip della serie M per Mac, l’azienda con Tim Cook al timone sta provando a fare breccia anche nei cuori degli appassionati di videogiochi. Certo, il confronto con la proposta dei PC Windows non regge, ma il percorso intrapreso sembra essere quello giusto.
Ci però degli ostacoli. Con i Mac, gli utenti non hanno le stesse libertà: non possono scegliere la scheda grafica da acquistare (e non possono nemmeno pensare di sostituirla dopo un certo numero di anni) e soprattutto non hanno alcuna possibilità di personalizzazione (giochi di luci e così via).