Prodotti come gli AirTag di Apple sono ideali per evitare smarrimenti di chiavi e altri oggetti.
Allo stesso tempo, però, per loro stessa natura possono essere un pericolo per la privacy. Attraverso tali dispositivi è infatti potenzialmente possibile monitorizzare la posizione di qualcuno a sua insaputa. Per evitare episodi simili, sembra che Apple e Google stiano collaborando per una nuova e innovativa tecnologia anti-stalking.
Stando a quanto affermato da un divulgatore tecnologico, ovvero Mishaal Rahman, è stata di recente depositata presso l’Internet Engineering Task Force (UEFT) una specifica per il “Rilevamento di localizzatori di posizioni indesiderate“.
Version 01 of the “Detecting Unwanted Location Trackers” specification has just been uploaded to the IETF! This is the unwanted tracker specification that Google and Apple are jointly developing.
Google already rolled out unwanted tracker alerts in Android earlier this year,… https://t.co/gK4pFEIuPy pic.twitter.com/g4w3JBZSDf
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) December 20, 2023
Una nuova tecnologia anti-stalker alle porte? Probabilmente sarà uno standard adottata da tutti i big della tecnologia
La sinergia tra i due colossi informatici è stata annunciata nel maggio di quest’anno, momento in cui era stata annunciata in modo vago l’intenzione di contrastare l’uso improprio di dispositivi di localizzazione via Bluetooth. In questo senso, presto anche altre aziende impegnate su prodotti simili agli AirTag potrebbero presto adottare questa soluzione, Samsung e Tile su tutti.
Le principali misure anti-stalking adottate finora si concentravano sulla rilevazione di strumenti capaci di rilevare il posizionamento entro un certo raggio d’azione.
Apple, nonostante alcuni controsensi clamorosi, si è dimostrata un’azienda attenta a questo aspetto, aggiornando i già citati AirTag in passato per aumentarne la sicurezza. Google, dal canto suo, ha posto alcune limitazioni per rendere il tracking qualcosa di molto più personale.
Nonostante ciò, un nuovo standard del settore, dovrebbe garantire maggiore uniformità tra dispositivi Android e iOS, garantendo una maggior sicurezza per gli utenti di entrambi gli ecosistemi.