L’introduzione del Digital Market Act (DMA) e la graduale apertura dell’ecosistema Apple hanno causato un vero e proprio terremoto tra i colossi tecnologici.
Il nuovo modello di business adottato dall’App Store ha causato svariati malumori, con altre aziende come Spotify e Mozilla che non hanno tardato a criticare aspramente il colosso di Cupertino. Nonostante il coro contro l’operato di Apple, però, vi è anche chi vede un’opportunità nelle nuove dinamiche di mercato.
Stiamo parlando degli sviluppatori del browser Opera che, nell’evolversi della situazione, hanno visto uno spiraglio per poter fornire un’alternativa a Safari basata sull’IA nel contesto di iOS, come vedremo in seguito.
Secondo quanto affermato da Jona Bolin, Product Manager del browser Opera per iOS, il cambiamento dei regolamenti è un qualcosa di grandioso, un’opportunità enorme per il browser. Anche se Opera dovrà lavorare su due distinte versioni di browser per iOS (una per l’UE e una per il resto del mondo), secondo Bolin vi sarà comunque un vantaggio con una nuova sfida da affrontare per gli sviluppatori.
Per Opera il DMA può aprire un nuovo mercato finora poco accessibile agli sviluppatori esterni
Apple, infatti, sotto la spinta del DMA ha dovuto aprire per la prima volta ai motori dei browser di terze parti, con l’engine WebKit che era l’unico consentito per iOS. L’apertura, di fatto, permetterà ad Opera di introdurre la propria proposta, offrendo un’alternativa agli utenti.
Gli sviluppatori norvegesi hanno già annunciato l’intenzione di portare su iOS un nuovo browser incentrato sull’Intelligenza Artificiale, ovvero Opera One. Questo, con tutta probabilità, verrà rilasciato nel corso dei prossimi mesi.
NEW BROWSER FOR iOS INCOMING!
Our new AI-centric Opera One browser will be built on its own engine, celebrating the opening of iOS to alternative browser engines. pic.twitter.com/GQdohWmp5W
— Opera (@opera) January 26, 2024
Bolin, a grandi linee, ha dimostrato un grande ottimismo rispetto al DMA che, nelle sue speranze, potrebbe “fare pressione” su Apple per aprire un mercato che tendeva ad escludere gli sviluppatori di terze parti.
Il Product Manager ha infine concluso confermando le sue impressioni: “Crediamo anche che (il DMA ndr.) possa essere un buon test, quindi forse Apple si renderà conto che sta funzionando anche nel suo interesse“.