Apple: class action dei consumatori che si lamentano per i tasti a farfalla

I tasti a farfalla utilizzati dal 2016 al 2019 nei MacBook di Apple e abbandonati lo scorso anno per tornare a una soluzione a forbice rinnovata e migliorata sono al centro di una vertenza legale.

Nel 2016 Apple decise di introdurre la nuova tastiera a farfalla nei suoi MacBook Pro. Si tratta di una scelta rivelatasi poi fallimentare perché tanti sono gli utenti che hanno lamentato problemi di vario genere: tasti che improvvisamente smettevano di funzionare, che portavano alla digitazione anomala dello stesso carattere, che non si premevano fino in fondo. La sensazione era quella di un granello di sabbia che entrava all’interno del tasto.

A seguito delle tante lamentele Apple ha avviato un programma di richiamo pluriennale che è descritto in questa pagina e che interessa molti prodotti della Mela.

Dopo la debacle Apple ha deciso di tornare sui suoi passi abbandonando i tasti a farfalla e tornando alla soluzione a forbice precedentemente adottata.

Nel frattempo però un giudice statunitense (tribunale del distretto della California) ha deciso di ammettere la class action con la quale un gruppo di consumatori si sono associati per chiedere un rimborso in denaro per i disagi subìti dopo l’acquisto dei prodotti dotati di una tastiera malfunzionante.

Il giudice federale ha permesso a qualsiasi cittadino residente negli stati di California, New York, Florida, New Jersey, Michigan e Washington di unirsi liberamente alla causa intentata nei confronti di Apple. L’unica condizione è che possano dimostrare di possedere un MacBook con i tasti a farfalla: MacBook 2015-2017, MacBook Pro 2016-2019 e MacBook Air 2018-2019.

La tesi dell’accusa è che Apple sapeva dei difetti di progettazione delle tastiere con i tasti a farfalla ma avrebbe deciso di mantenere comunque in vendita i dispositivi. Queste evidenze sarebbero emerse da alcuni presunti documenti interni dell’azienda di Cupertino.
Se il tutto venisse confermato vi sarebbero gli estremi per contestare ad Apple la violazione delle leggi che proteggono i consumatori e i loro acquisti.

Tra l’altro, come ha evidenziato gli esperti di iFixIt, l'”abitudine” di Apple di usare le colle per unire tra loro vari componenti ha esacerbato il problema. Per sostituire la tastiera malfunzionante non ci si può limitare ad essa ma si deve intervenire anche su batteria, trackpad e speaker uniti in un corpo unico.

Tornando ai tasti a forbice Apple ha ridotto anche il rumore alla pressione sceso a poco più di 30 dB secondo iFixIt; ha inoltre potuto proporre agli utenti un sistema molto più affidabile con un’escursione ridotta a 1 mm e con lo spessore del singolo tasto pari a 0,5 mm.

Meccanismi a forbice e a farfalla messi a confronto

I tasti a forbice sono così chiamati proprio perché come un paio di forbici sono composti da una struttura imperniata su due cerniere. Nel caso dei tasti a farfalla, invece, si hanno due ali integrate in un corpo più rigido che scende tutto insieme se sottoposto a pressione senza “traballare”.
Il fatto è che questa seconda soluzione, progettata da Apple per ridurre in primis lo spessore dei tasti sui suoi dispositivi ultrasottili, si è rivelata troppo delicata e soggetta a malfunzionamenti. Secondo gli ingegneri della Mela proseguire sulla strada dei tasti a forbice avrebbe introdotto una certa instabilità.

Nonostante l’aggiunta di una guaina in silicone (protezione contro l’ingresso della polvere) nella terza versione dei tasti a farfalla le tastiere dei MacBook hanno continuato a funzionare male. Apple si è scusata delle varie problematiche confermando però che in generale gli utenti sono soddisfatti. In realtà le lamentele e le richieste di sostituzione delle tastiere non si contano in tutto il mondo.

A conferma della gravità degli incidenti, a partire dai MacBook presentati nel 2020 la Mela ha deciso di accantonare i tasti a farfalla introducendo una soluzione a forbice migliorata.

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