UTM è un software che funge sia da emulatore di sistema completo sia da host di macchine virtuali per iOS e macOS. Il software, distribuito sotto forma di prodotto open source attraverso GitHub, permette di portare sui dispositivi Apple piattaforme come Windows, Linux e altre versioni di macOS. Si rivela quindi come uno strumento prezioso per tutti quegli utenti interessati a eseguire software sviluppato per altri sistemi, senza bisogno di dotarsi di hardware aggiuntivo.
L’applicazione si integra con QEMU, un potente emulatore “aperto”, e supporta diverse architetture come x86-64 e ARM64. Offre un’interfaccia grafica user-friendly che semplifica la gestione e la configurazione delle macchine virtuali.
Grazie all’utilizzo delle funzionalità di virtualizzazione fornite da Hypervisor.framework, UTM può migliorare le prestazioni delle macchine virtuali. Su iOS, nonostante la presenza delle ben note restrizioni imposte dalla Mela a livello di sistema operativo, UTM SE (vedere più avanti) permette comunque di eseguire molte distribuzioni Linux senza alcuna difficoltà.
UTM chiede la pubblicazione sull’App Store: richiesta prima bocciata e poi autorizzata
Apple ha recentemente reso meno severe le regole che autorizzano la pubblicazione di applicazioni sul suo App Store. Ad esempio, nel negozio online c’è spazio per PPSSPP (PlayStation Portable Simulator Suitable for Playing Portably), un popolare emulatore di PlayStation Portable per iOS oltre che per Delta, altro emulatore che porta sui dispositivi iOS titoli PlayStation con supporto per i controller Bluetooth e cablati.
A giugno 2024 gli sviluppatori di UTM SE si lamentavano del fatto che sull’App Store non c’era posto per la loro applicazione. Secondo Apple, UTM SE avrebbe violato una delle prescrizioni contenute nelle sue Notarization Review Guidelines.
I responsabili della Mela avrebbero dichiarato agli sviluppatori di UTM SE che il “PC non è una console“, quindi non può beneficiare delle eccezioni previste per le applicazioni di gaming, per i giochi in streaming, per i chatbot, per gli emulatori di videogiochi. Gli autori di UTM hanno voluto stigmatizzare l’accaduto, precisando però che non avrebbero lottato per l’inserimento della loro applicazione nell’App Store: “non ne vale la pena“, scrissero testualmente.
Apple cambia idea e accetta UTM SE nel suo App Store
A metà luglio 2024 il “cambio di rotta”. Apple ha approvato l’inserimento di UTM SE nel suo App Store, accendendo il semaforo verde dopo la produzione di una versione del programma sprovvista di compilatore JIT (just-in-time).
Come altri emulatori presenti su App Store, UTM SE non include alcuna immagine già pronta. L’app fornisce link al sito di UTM, con le guide per l’emulazione di tutti i sistemi operativi Microsoft: da Windows XP fino a Windows 11. C’è inoltre la possibilità di scaricare e usare macchine virtuali Linux preconfigurate.
Grazie agli sforzi collaborativi di sviluppatori e comunità, gli utenti di OS possono adesso fruire di un’applicazione robusta e funzionale per le loro esigenze di emulazione.
Differenze tra UTM e UTM SE: come installare l’applicazione su iOS
Nell’articolo su come installare Windows 11 su macOS con processore Intel o Apple Silicon, abbiamo visto che UTM è pubblicato su App Store. Si tratta però della versione destinata ai sistemi Mac. Di base, UTM utilizza la generazione di codice just-in-time (JIT) che consente di ottenere performance di primo livello: ne abbiamo parlato nell’articolo incentrato sulle differenze tra codice compilato e interpretato.
UTM SE è una versione progettata nello specifico per gli utenti di iOS. “SE” sta per “Slow Edition“: utilizza un interprete threaded, che offre prestazioni migliori rispetto a un interprete tradizionale, ma comunque inferiori rispetto alla compilazione JIT. Il vantaggio principale di UTM SE è che non richiede né il jailbreak del dispositivo iOS né l’utilizzo di particolari espedienti.