Che Apple sia cercando di diventare sempre più indipendente provando a slegarsi da alcuni fornitori non è una novità. E nonostante la Mela abbia deciso per 1.700 esuberi (circa il 5% della sua forza lavoro) a livello mondiale, sarebbe comunque in procinto di assumere diverse decine di dipendenti in Israele. Si tratta di gran parte degli ingegneri e del personale specializzato che operava nelle fila di Texas Instruments: la società di Dallas aveva infatti già precedentemente manifestato l’intenzione di abbandonare la produzione di chip OMAP, processori RISC specificatamente progettati per applicazioni multimediali.
Apple sembra voler cogliere la palla al balzo mettendo al lavoro l’ex personale di Texas Instruments proprio sulle attività alle quali si era sinora dedicato: chip OMAP e radio (compresi Wi-Fi e Bluetooth). Quelli israeliani (Hertezliya e Haifa) saranno i primi centri di ricerca e sviluppo Apple al di fuori dello stato della California e degli USA.
La società si appoggia già ad alcuni centri di ricerca per lo sviluppo software negli Stati Uniti, in Canada, in Francia ed in Germania ma sino ad oggi non si era mai realizzato nulla di simile per la progrettazione e la realizzazione dell’hardware.
I nuovi gruppi di lavoro israelo-statunitensi permetteranno di giungere allo sviluppo delle nuove CPU che costuiranno parte integrante dei prossimi modelli di iPhone ed iPad (il processore A6, utilizzato ad esempio nell’iPhone 5, è il risultato della collaborazione tra Apple e Samsung: Apple non si affiderà più a Samsung per le sue CPU?).