La Commissione Europea non ha mai visto di buon occhio le regole applicate da Apple sull’App Store. Inoltre, con l’entrata in vigore del nuovo Digital Markets Act, si preannunciano tempi duri per quelle aziende che mettono paletti alla libera concorrenza creando soluzioni affatto o scarsamente interoperabili.
Bloomberg racconta che proprio in forza delle modifiche normative, Apple aprirà iOS agli store di terze parti.
Apple si appresta quindi a fare una serie di concessioni agli utenti europei consentendo anche l’utilizzo nelle app di piattaforme di pagamento alternative alla propria.
Vi ricordate dello storico store Cydia ampiamente utilizzato in passato da chi effettuava il jailbreaking del suo iPhone? L’autore di quel progetto ha portato Apple in tribunale e negli Stati Uniti il giudice ha ritenuto le contestazioni meritevoli di essere esaminate. Per tutta risposta, nel 2021 Tim Cook difendeva il walled garden di Apple e rigettava l’idea di consentire agli utenti la possibilità di installare manualmente le app da altre sorgenti (il cosiddetto sideloading che invece Android ha sempre consentito).
Secondo il famoso analista Mark Gurman, le cose stanno rapidamente cambiando e in vista delle novità normative attese in Europa per il 2024 la Mela starebbe adesso preparandosi per aprire le porte agli store di terze parti su iOS.
Scontato che Apple imporrà una serie di requisiti sul piano della sicurezza e della compartecipazione dei proventi derivanti dalle vendite.
Non sarà quindi una rivoluzione e l’approccio utilizzato sui dispositivi Android resterà ancora lontanissimo per Apple. Ad ogni modo, si tratterà di un passo in avanti che vedrà la Mela muoversi per la prima volta dalle posizioni alle quali la società era rimasta storicamente arroccata. Le novità, sempre secondo Gurman, sono attesa per iOS 17, versione del sistema operativo che sarà presentata alla WWDC 2023 per arrivare sui terminali degli utenti finali a settembre 2023.