Si fanno sempre più “tambureggianti” le indiscrezioni che vedrebbero Apple intenzionata ad abbandonare Intel, in favore di ARM, per quanto riguarda la sua intera linea di sistemi portatili. Secondo alcuni l’accordo tra la Mela e l’azienda inglese sarebbe già fatto ed i primi frutti dell’intesa dovrebbero concretizzarsi a partire dal 2013, quando dovrebbe essere lanciato il processore ARM A15 a 64 bit.
Dall’altra sponda dell’Oceano Atlantico alcuni osservatori iniziano a sostenere che Apple sarebbe già al lavoro per preparare il terreno in vista dell’arrivo di ARM. E per quanto riguarda il sistema operativo, la migrazione non dovrebbe essere particolarmente difficoltosa dal momento che iOS già funziona con i chip prodotti da ARM ed il sistema operativo condivide con Mac OS X una buona parte del codice di base.
Semi Accurate, la fonte principale dei rumors, come li chiamano gli americani, ricorda di aver correttamente pronosticato alcune mosse poi effettivamente messe in campo da Apple. In primis, viene ricordato l’abbandono delle GPU NVidia, il mantenimento di alcuni portatili basati sui processori Core2 Duo e l’adozione, prima tra tutti i produttori, dell’interfaccia Thunderbolt. Alcuni osservano però come tali previsioni fossero piuttosto ovvie e fanno presente come nel caso del passaggio ad ARM per tutti i sistemi portatili si debba andare con i piedi di piombo.
Senza dati certi circa le performance e gli standard d’efficienza che sapranno garantire i futuri processori ARM, appare quindi ancora poco probabile – almeno allo stato attuale – che Apple lasci Intel. Soprattutto considerando il recente annuncio di “Ivy Bridge“, nuova gamma di CPU proposta come un’evoluzione di “Sandy Bridge” e che poggia su una soluzione costruttiva del tutto “inedita” (ved., a tal proposito, questo articolo). Che Apple abbandoni completamente Intel è forse un’ipotesi attualmente un po´ peregrina: più probabile che il colosso guidato da Steve Jobs inizi ad adottare in modo convinto i processori ARM su alcuni modelli di Mac commercializzati in futuro.