Apple aggiunge nuove etichette di sicurezza agli AirTag, ecco perché

Apple aggiorna gli AirTag con nuove etichette di sicurezza e avvisi nell’app per conformarsi alla Reese's Law.

Sia dal punto di vista fisico che software, gli AirTag di Apple hanno appena subito una nuova modifica. Stando a quanto riportato infatti l’azienda di Cupertino ha cominciato ad imprimere una nuova etichetta a bordo dei suoi tracker e anche alcune modifiche nell’app “Dov’è“. Tutto ciò occorre per segnalare i rischi legati alle batterie presenti proprio negli AirTag.

La questione della Reese’s Law: Apple non rispettava i requisiti

Il problema è nato quando la CPSC ha riscontrato che gli AirTag non rispettavano i requisiti della Reese’s Law, una normativa che impone etichette di avvertimento su prodotti con batterie a bottone o a moneta. Questi avvisi servono a prevenire incidenti come l’ingestione accidentale da parte dei bambini, che può avere conseguenze gravi.

Sebbene le batterie fossero già ben fissate all’interno del dispositivo, mancavano informazioni visibili sulla confezione e all’interno del prodotto, come richiesto dalla legge.

Le novità introdotte

Apple ha risposto rapidamente introducendo delle novità che tutti potranno vedere:

  • Etichette di avvertimento nel vano batteria, per avvisare sui rischi;
  • Aggiornamenti alle confezioni, ora dotate di avvisi chiari e ben visibili;
  • Avvisi nell’app “Dov’è”, che compaiono quando l’utente sostituisce la batteria. Questo garantisce che anche chi possiede AirTag più vecchi riceva le informazioni necessarie.

È dunque chiaro come queste modifiche servano innanzitutto per offrire a chi acquista questi prodotti delle indicazioni più chiare in merito ai possibili rischi. L’azienda dimostra così di volersi adeguare al meglio a tutte le normative non lasciando nulla indietro. Allo stesso tempo è chiaro come le norme sui dispositivi elettronici siano diventate sempre più stringenti.

Gli AirTag non sono nuovi a discussioni sulla sicurezza. In passato, hanno sollevato preoccupazioni legate al possibile utilizzo improprio per lo stalking o il tracciamento non autorizzato. Apple ha già adottato contromisure per affrontare queste problematiche, ma la questione rimane al centro del dibattito.

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