Apple ha appena concluso uno dei suoi eventi di lancio più “deboli” degli ultimi anni. I portavoce della Mela hanno presentato i nuovi Apple Watch e iPad mentre nulla è stato detto in merito all’arrivo dell’iPhone 12.
Si è parlato (poco, per un totale di appena 2 minuti) di iOS 14, ultima versione del sistema operativo per i melafonini.
L’evento Apple è stato quindi un mero “contenitore”, con un numero di novità peraltro molto limitato.
Apple Watch Serie 6 e WatchOS 7
La presentazione Apple di settembre 2020 ha fatto perno soprattutto sulla nuova serie di Apple Watch, smartwatch che rimangono destinati al mercato di fascia più alta (venduti a partire da 429 euro) la cui principale novità è il tanto atteso sensore SpO2 (pulsossimetro) che, tramite un fascio di raggi infrarossi all’interno della custodia, permette un costante monitoraggio della saturazione (volume di ossigeno nel sangue).
Per fornire questa funzione, Apple Watch Series 6 monta quattro set di LED e quattro fotodiodi. Il sensore è stato integrato nel vetro posteriore dell’orologio e, secondo l’azienda, consente una misurazione completa in 15 secondi.
Può essere anche configurato per registrare dati su base periodica mentre l’accesso alla informazioni via a via raccolte è possibile attraverso l’apposita app.
Il pulsossimetro si integra con il meccanismo che effettua un ECG contribuendo a rilevare precocemente potenziali problemi di salute.
Un altro nuovo sensore incluso nell’Apple Watch Serie 6 è l’altimetro, uno strumento che può essere molto utile sia per chi pratica sport in montagna e vuole tenere traccia dell’altitudine in qualsiasi momento, sia per chi soffre di patologie respiratorie. Secondo la società, l’altimetro assicurerebbe un livello di precisione pari a +/- 30 centimetri rispetto al valore rilevato.
Per quanto riguarda lo schermo, lo schermo rimane il Retina Always on della generazione precedente anche se secondo Apple quello montato sulla Serie 6 arriva a risultare fino a 2,5 volte più luminoso rispetto a quello della Serie 5.
Grazie al sistema operativo WatchOS 7 sarà possibile accedere ad alcune funzioni dell’orologio senza dover attivare completamente lo schermo dello smartwatch.
Come previsto, sono state introdotte anche nuovi braccialetti per venire incontro alle varie esigenze di chi indosserà Apple Watch.
WatchOS 7 introduce anche nuovi quadranti che si attivano in base “al contesto” ovvero all’ambiente in cui ci si trova.
L’Apple Watch Serie 6 con GPS è disponibile a partire da 429 euro mentre la versione dotata di GPS e accesso alla rete mobile costa 529 euro. È già possibile effettuare ordini con i dispositivi che saranno effettivamente spediti a partire dal 18 settembre.
Apple Watch SE
La versione “low cost” dell’Apple Watch che si pone a catalogo tra la Serie 6 e la Serie 3, che sarà ancora in vendita per qualche tempo, integra comunque un chip S5.
Tra i miglioramenti introdotti nel Watch SE, un display leggermente più grande, il rilevamento delle cadute, il meccanismo di monitoraggio della qualità del sonno, la bussola e l’altimetro.
L’aspetto più interessante è la compatibilità con WatchOS 7 e le future versioni del sistema operativo, cosa che invece non si può dire della più vecchia Serie 3.
Parlando dei “contro”, Watch SE non ha la funzione ECG e, naturalmente, non include il sensore SpO2.
Il Family Setup, nuova funzione di WatchOS 7, permette di configurare diversi Apple Watch da gestire tramite iPhone. In questo modo uno stesso soggetto può ad esempio controllare le azioni che possono e non possono essere eseguite dai propri figli oltre a rimanere sempre informato su spostamenti e attività espletate.
Può anche essere molto utile se abbiamo persone anziane sotto la nostra tutela: con il sensore di caduta si può sapere se avessero subìto un incidente domestico e attivarsi immediatamente.
L’Apple Watch SE con GPS è disponibile a partire da 299 euro mentre l’Apple Watch SE con GPS e accesso alla rete cellulare sarà disponibile a partire da 329 euro.
iPad Air
Insieme all’Apple Watch Serie 6, grande accento è stato posto sul nuovo iPad Air.
L’aspetto più rilevante è senza dubbio il nuovo processore, un Apple A14 Bionic (che dovrebbe essere anche il chip scelto per l’iPhone 12), con il quale l’iPad fa il salto al processo produttivo a 5 nm. La GPU consta di quattro core con entrambi i chip che sono Apple sarebbero in grado di assicurare un miglioramento delle prestazioni del 40%.
L’azienda guidata da Tim Cook sta inoltre investendo sempre più su machine learning e intelligenza artificiale. Lo si è visto chiaramente nell’evento appena conclusosi viste le tante novità apportate al Neural Engine: la nuova versione dell’iPad Air ha 16 core, che saranno utilizzati da tutte quelle app capaci di sfruttare abilità basate sull’apprendimento automatico.
L’iPad Air appena presentato abbandona completamente il connettore Lightning lasciando il posto a USB-C: esso offrirà una velocità di trasferimento fino a 5 Gbps e il supporto per una ricarica veloce fino a 20W.
Sono state apportate modifiche anche al display che ora è un IPS Liquid Retina da 10,9 pollici con retroilluminazione a LED, design edge-to-edge, risoluzione di 2360 x 1640 pixel e 264 ppi. Secondo Apple, il nuovo iPad Air può raggiungere 500 nits di luminosità rendendo il dispositivo facile da usare e leggibile anche in ambienti esterni molto luminosi.
Cambia anche la posizione del sensore TouchID, che ora è integrato nel pulsante sul bordo superiore. Per quanto riguarda le fotocamera, il sensore principale è da 12 MP con apertura focale f/1.8: facilita l’acquisizione di immagini in ambienti poco illuminati e, grazie alla sua risoluzione, permette la registrazione di video 4K a 60 fps.
Sul frontale, il sensore da 7 MP f/2.2 è grado di catturare video 1080p a 60 fps.
Il nuovo iPad Air sarà disponibile da ottobre, nelle versioni da 64 e 256 GB di capacità, con prezzi a partire da 649 euro per la versione WiFi e 789 per la versione WiFi+LTE.
iPad (ottava generazione)
Per quanto riguarda iPad, difficile parlare di vere e proprie novità. L’unica cosa che spicca è il processore, un A12 Bionic, che incorpora per la prima volta il Neural Engine. Nelle versioni da 32 e 128 GB di capacità, i prezzi per gli iPad di ottava generazione partiranno da 379 euro per la versione WiFi e 519 per la versione WiFi+LTE.
Apple One
Infine, due parole su Apple One ovvero l’offerta unificata per accedere ai vari servizi online della Mela. La novità debutterà in autunno ma Apple non ha ancora menzionato alcuna data né le aree geografiche interessate.
Si sa comunque che Apple One offrirà tre modelli di abbonamento:
- Individuale: Accesso individuale ad Apple Music, Apple TV+, Apple Arcade e iCloud con capacità di 50 GB. Il suo prezzo sarà di 14,95 euro al mese.
- Famiglia: simile al precedente ma invece di essere per una sola persona offrirà l’accesso condiviso a tutti i servizi per i membri del gruppo familiare. Oltre a 200 GB di spazio sul cloud, ad esempio, per ciascun utente. Costerà 19,95 euro al mese.
- Premium: sarà per il momento disponibile in poche aree geografiche. Integrerà anche l’accesso ad Apple News+ e ad Apple Fitness+, servizio appena presentato e pensato per gli utenti di Apple Watch, che potranno accedere ai piani di allenamento e alle routine. Offre anche 2 TB di storage iCloud e costerà 29,95 dollari al mese.