Cameyo, società nota per sviluppare strumenti di virtualizzazione, è stata acquisita da Google. La compagnia, d’altro canto, svolge un compito che interessa molto al colosso di Mountain View, permettendo di eseguire app Windows su ChromeOS.
L’annuncio è arrivato attraverso un documento congiunto del CEO di Cameyo Andrew Miller e dal product lead di Google Naveen Viswanatha. Nel testo viene specificato come l’assorbimento porterà un generale beneficio a ChromeOS, con una maggiore accessibilità a software nativo di Windows. Non sono invece stati resi note le informazioni economiche riguardanti l’acquisizione.
Nel documento si legge come “Combinando la potenza di ChromeOS con la tecnologia innovativa di distribuzione delle applicazioni virtuali di Cameyo, consentiamo alle aziende di modernizzare la propria infrastruttura IT preservando gli investimenti nel software esistente“.
Google acquisisce Cameyo: ecco perché è una mossa saggia del colosso tech
Cameyo è una realtà relativamente giovane, essendo una startup fondata a gennaio 2018 dal già citato Andrew Miller e da Eyal Dotan. Sin dalla sua fondazione, il suo principale obiettivo è stato virtualizzare app Windows per favorirne l’utilizzo anche su sistemi operativi esterni.
L’anno scorso, forse già in previsione di una possibile acquisizione, Google ha collaborato con Cameyo per lanciare diverse funzioni, tra cui figura l’integrazione del file system locale delle app Windows.
Secondo quanto sostenuto da The Verge nei giorni scorsi, l’intenzione di Google sarebbe quella di utilizzare l’infrastruttura di Cameyo per spingere ChromeOS nel contesto di finanza e istruzione. Di fatto, la compagnia punta allontanare gli utenti da Windows o, perlomeno, far sì che ChromeOS sia un’alternativa sempre più interessante.
Anche sotto questo punto di vista, Cameyo offre grandi opportunità al colosso informatico: tra i clienti della startup figurano infatti centinaia di organizzazioni scolastiche e istituti finanziari.