Gli introiti veicolati da Google nelle casse degli sviluppatori che pubblicano applicazioni sul negozio online Play sarebbero aumentati addirittura del 311% rispetto allo scorso anno. A sostenerlo è App Annie Intelligence in uno studio che ha posto sotto la lente le performance non solo di Google Play ma anche della diretta rivale Apple. Sempre stando alle conclusioni tratte da App Annie Intelligence, il quadro non sarebbe ugualmente lusinghiero, invece, nel caso della Mela che avrebbe fatto segnare una crescita del 12,9% dei ricavi su base annuale ed un -0,7 nell’ultimo mese. Apple resta però saldamente in testa per ciò che riguarda i ricavi complessivamente generati dal suo store.
Da parte sua, Apple ha contestato i risultati dello studio citando alcuni numeri: nel periodo 2008-2011, Apple avrebbe commercializzato applicazioni a pagamento per circa 5,7 miliardi di dollari. In appena nove mesi, nel 2012, la società avrebbe raccolto ben 3,6 miliardi di dollari dalla vendita delle applicazioni per i suoi dispositivi mobili stimando la crescita nell’ordine del 200%.
Difficile dire, allo stato attuale, perché le statistiche stridano l’una con l’altra. Ciò che è certo, tuttavia, è che gli online store di Google e di Apple siano ormai divenute fonti di guadagno certo per i programmatori più innovativi.
Per quanto riguarda la tipologia di applicazioni più scaricate dagli utenti dei dispositivi mobili, gli analisti di App Annie Intelligence pongono ai vertici tutta una serie di società attive nel campo dei videogiochi e dell’intrattenimento. Metà delle prime dieci società sviluppatrici per la piattaforma Android si occupano di giochi mentre nella “top ten” su Google Android spiccano solamente due aziende che si occupano dei medesimi prodotti. L’offerta Google Play è invece dominata da applicazioni per il social network e la comunicazione con nomi quali Google, Facebook, Whatsapp, Microsoft (Skype) e Twitter.