Con un aggiornamento delle policy dell’App Store, Apple ha di fatto concesso agli sviluppatori la possibilità di collegarsi a piattaforme di pagamento esterne.
Questa interessante novità, non consentirà comunque ai produttori di software di evitare le commissioni di Apple, che verranno comunque applicate e saranno pari al 27% della transazione.
La sezione 3.1.1(a) delle linee guida dell’App Store, stabiliscono nuove regole per gli sviluppatori che desiderano collegarsi a metodi di pagamento alternativi, con una procedura apposita per la richiesta dell’abilitazione. Inoltre, chi lavora in questo settore non può evitare del tutto Apple: di fatto resterà obbligatorio offrire come alternativa un sistema di acquisto in-app rispetto allo store.
L’introduzione di queste nuove regole è la conseguenza della decisione della Corte Suprema di rifiutare i ricorsi in merito al caso Apple-Epic Games.
App Store e sistemi di pagamento esterni: Epic attacca Apple
Riguardo le nuove politiche di Apple si è voluto esprimere Tim Sweeney, fondatore e CEO proprio di Epic. Nel suo tweet, Sweeney sembra tutt’altro che entusiasta:
A quick summary of glaring problems we’ve found so far:
1) Apple has introduced an anticompetitive new 27% tax on web purchases. Apple has never done this before, and it kills price competition. Developers can’t offer digital items more cheaply on the web after paying a… pic.twitter.com/YkHuapG7xa
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) January 16, 2024
Il fondatore di Epic Store, di fatto definisce la commissione del 27% “Anticoncorrenziale“, criticando poi la “Schermata spaventosa” che gli utenti vedono quando lasciano un’app per andare su un sito esterno allo store. Questa sembra essere stata appositamente ideata per allarmare gli utenti, disincentivando l’utilizzo il loro allontanamento, anche se temporaneo, dall’ecosistema Apple.
Sweeney non ha usato mezzi termini, affermando come la sua piattaforma “Contesterà il piano di conformità in malafede di Apple presso il tribunale distrettuale“.
La piattaforma dedicata al gaming, a quanto pare, è piuttosto battagliera. Giusto qualche settimana fa, infatti, è giunto il verdetto per un’altra disputa che ha visto confrontarsi Epic con Google Play Store.