Secondo l’Apache Software Foundation (ASF) OpenOffice.org non sarebbe un progetto defunto. Anzi, entro marzo 2012 verrà rilasciata una nuova versione della suite opensource donata alla fondazione da Oracle nel mese di giugno scorso. OpenOffice.org 3.4, però, non dovrebbe introdurre grandi novità: gli sviluppatori si concentreranno sulle attività di verifica del codice alla base del funzionamento del prodotto con lo scopo di controllare che sia completamente conferme alle condizioni di licenza Apache. Il software, figlio di Star Office (Sun Microsystems), ha goduto – nel corso degli anni – di un’ottima fama e di un largo apprezzamento tra l’utenza. Le sorti di OpenOffice.org sono però iniziate a mutare a fine settembre 2010 quando diversi membri del team di sviluppo del progetto hanno dato vita a “The Document Foundation” abbandonando Oracle, che nel frattempo aveva acquisito il portafoglio software di Sun, e lanciando la suite LibreOffice.
Da parte sua, ASF ha puntualizzato che OpenOffice.org continuerà a vivere ma sarà comunque necessario espletare un lavoro di rimozione di tutto quel codice sviluppato da terze parti che non è compatibile con la licenza Apache.
Ross Gardler, uno dei responsabili di ASF ha confermato la procedura che verrà seguita nei prossimi mesi anticipando comunque che qualche miglioria, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli oggetti grafici, ci sarà. L’introduzione di funzionalità “inedite” avverrà in tempi successivi “prima possibile“, ha dichiarato Gardler.
Secondo Gardler i rapporti con gli sviluppatori di LibreOffice sarebbero ottimi e sinora si è già potuto collaborare su più fronti con frequenti scambi di codice. “Credo però che non ci siano margini per tornare assieme“, ha aggiunto negando l’eventualità di una futura fusione tra i due progetti. “Abbiamo differenti visioni ed una prospettiva diversa per ciò che riguarda le licenze (…) ma c’è abbondantemente spazio per cooperare“.
A settembre Michael Meeks, uno sviluppatore della suite LibreOffice oltre che uno degli ingegneri in forza presso Novell, aveva voluto paragonare il codice alla base del funzionamento del prodotto opensource il cui sviluppo è seguito da “The Document Foundation” con quello di OpenOffice.org, pubblicato sui server di ASF. Meeks aveva già preconizzato uno sviluppo che, per ciascun progetto, continuerà a proseguire su binari totalmente differenti: le differenze tra i due progetti sarebbero già enormi e la difformità continueranno a crescere, nel tempo, in modo esponenziale (ved. questo nostro articolo).