L’intelligenza artificiale (AI) sta ridefinendo il panorama lavorativo globale. Per comprenderne gli effetti a lungo termine, Anthropic ha lanciato un nuovo progetto chiamato Anthropic Economic Index. Si tratta di un indice che fornisce dati e analisi approfondite sulle modalità con cui l’AI è utilizzata nei diversi settori economici, basandosi su milioni di conversazioni anonime con Claude, il chatbot di Anthropic e il sottostante modello generativo.
Le informazioni condivise da Anthropic, che saranno periodicamente aggiornate, non si basano su sondaggi o previsioni bensì su dati concreti di utilizzo. Grazie al sistema Clio, è stato possibile classificare le interazioni con Claude in base alle attività lavorative definite dal database O*NET del Dipartimento del Lavoro USA. L’approccio ha permesso di ottenere un quadro preciso di dove e come l’AI è impiegata nei diversi ambiti professionali.
Anthropic Economic Index: principali risultati messi in evidenza
In quali settori del mercato si registra il maggior utilizzo delle soluzioni basate sull’IA? Lo sviluppo software e le attività di scrittura tecnica dominano con il 37,2% delle conversazioni totali. D’altra parte, abbiamo visto come lo sviluppo software sia gestibile addirittura con i chatbot e abbiamo parlato degli sforzi profusi per coadiuvare i programmatori con agenti digitali in grado di intervenire direttamente sul codice.
Il comparto “arti, media ed editoria” (10,3%) e quello di istruzione e biblioteche (9,3%) seguono a distanza. L’AI conferma invece di avere ad oggi un impatto marginale nei settori a forte componente fisica, come agricoltura e trasporti.
Secondo Anthropic, il 57% delle interazioni è classificato come augmentative: l’AI affianca cioè il lavoratore per migliorare la produttività. Il 43% delle attività rientrano nel novero dell’automazione diretta: in questo caso l’AI svolge autonomamente i compiti assegnati.
Ancora, l’uso dell’AI risulta più radicato nei lavori a salario medio-alto: Anthropic fa riferimento, per esempio, alle figure del programmatore e dell’analista di dati.
Solo il 4% delle professioni utilizza l’AI per gestire oltre il 75% delle attività lavorative; il 36% si serve dell’intelligenza artificiale in almeno il 25% delle mansioni. Ciò indica che l’AI non sta completamente automatizzando le professioni, ma sta trasformando il modo con cui sono svolti i compiti.
Clio analizza le conversazioni degli utenti preservando la privacy
Comprendere come i modelli AI siano effettivamente sfruttati dagli utenti è importante per garantire sicurezza e trasparenza. Anthropic ha sviluppato Clio, uno strumento avanzato di analisi che consente di ottenere panoramiche dettagliate sull’uso di Claude, mantenendo al contempo la privacy degli utenti.
È proprio grazie a Clio che gli sviluppatori di Anthropic possono monitorare le tendenze d’uso, individuare potenziali rischi e ottimizzare i sistemi di sicurezza senza esporre informazioni personali.
I modelli di linguaggio o LLM (Large Language Model) come Claude offrono una gamma vasta di applicazioni, dalla programmazione al supporto educativo, fino alla strategia aziendale e alla creatività. Tuttavia, la loro capacità di generare testo su un’ampia varietà di argomenti rende difficile prevedere e controllare tutti gli usi possibili.
Clio si basa su un processo a più livelli per analizzare le conversazioni senza accedere ai dati grezzi dell’utente. Questo sistema garantisce che nessuna informazione personale sia esposta o utilizzata in modo improprio. Tutti i dati sono anonimizzati prima dell’analisi, e Claude stesso verifica che le sintesi generate non contengano informazioni riservate o potenzialmente tali.
Come accedere ai dati di Anthropic Economic Index
Anthropic ha comunicato che continuerà a monitorare le evoluzioni nell’uso dei suoi modelli generativi, condividendo analisi periodiche utili per identificare le evoluzioni nell’uso dell’AI nei vari settori. Accedendo agli open data disponibili su Hugging Face, i ricercatori possono autonomamente esplorare l’impatto dell’AI sull’economia mondiale.