Il popolare servizio di condivisione di file anonimo, utilizzato sia dai ricercatori di sicurezza che talvolta da autori di minacce, ha deciso di chiudere i battenti.
Stiamo parlando di AnonFiles, un’azienda in attività da circa due anni, che permette di condividere a chiunque la condivisione di file in modo del tutto anonimo. La motivazione di questa decisione così drastica, stando al comunicato della piattaforma, è riconducibile a un utilizzo discutibile della stessa da parte di molti utenti.
Va anche detto che, come già accennato, AnonFiles ha attirato anche attenzioni poco gradite. Gli hacker, infatti, hanno sfruttato più volte negli scorsi mesi lo spazio disponibile per condividere dati rubati e informazioni riservate di vario tipo.
Secondo il ricercatore noto con il nickname @g0njxa, i proprietari della piattaforma sono rimasti sorpresi dall’utilizzo improprio del sito, affermando che tali comportamenti non collimano con l’idea che sta alla base di AnonFiles.
AnonFiles: la pressione dei cybercriminali costringe la piattaforma alla chiusura
In una comunicazione ufficiale, la piattaforma ha voluto esprimere la sua posizione in merito: “Dopo aver provato all’infinito per due anni a gestire un sito di condivisione di file con l’anonimato degli utenti, siamo stanchi di gestire un numero estremo di persone che ne abusano e i relativi mal di testa che ciò ci causa“.
La nota poi continua così “Forse è difficile da capire, ma dopo decine di milioni di caricamenti e molti petabyte tutto il lavoro di gestione degli abusi è stato automatizzato attraverso tutti i canali disponibili per essere il più veloce possibile. Abbiamo vietato automaticamente i contenuti di centinaia di migliaia di file“.
Per arginare le operazioni illegali su AnonFiles, gli amministratori hanno infatti introdotto alcuni limiti. Tra di essi figura l’individuazione e l’eliminazione di alcuni nomi di file riconducibili a materiale perseguibile, talvolta andando incontro a clamorosi casi di falsi positivi. Di fatto, AnonFiles ha dovuto prendere atto di come sia impossibile gestire un progetto del genere.
Nonostante diversi progetti apprezzabili che hanno coinvolto questo servizio, la pressione dei cybercriminali alla fine sembra aver avuto la meglio. Allo stato attuale, infatti, il dominio è stato messo in vendita dagli amministratori.