Quando, ad inizio anno, si diffuse la notizia dell’abbandono – da parte di Andy Rubin (nella foto), l’architetto di Android, colui che aveva dedicato la sua vita al robottino verde di Google – della società statunitense, cominciarono a circolare voci di un suo interesse per l’avvio di progetti legati alla robotica.
Stando a quanto riporta oggi il New York Times, sembra che quelle indiscrezioni avessero un fondamento. Rubin sarebbe stato posto da Google ai vertici di una nuova iniziativa incentrata proprio sullo sviluppo e sulla realizzazione di robot.
Le attività di Rubin sarebbero ben distinte da quelle di “Google X”, il laboratorio che è da sempre la fucina dei progetti più innovativi di Mountain View. Si pensi agli autoveicoli dotati di intelligenza artificiale capaci di muoversi autonomamente nel traffico (Google: tra 5 anni auto che si guidano da sole per tutti; Google presenta le auto che si guidano da sole) o ai palloni aerostatici attraverso i quali verrà fornito l’accesso ad Internet nelle aree più difficili da raggiungere (Google: Internet a banda larga con i palloni aerostatici).
Non è dato sapere su che tipi di progetti si concentrerà il lavoro di Rubin e del suo team (che sarebbe adesso in via di composizione). Sembra però che la società guidata dall’ingegnere americano possa focalizzare la sua attenzione sui robot dalle fattezze umane e sulla realizzazione di bracci robotici in grado di interagire con gli oggetti così come farebbe una persona.
Piuttosto che essere commercializzati a livello consumer, almeno in una fase iniziale, i robot di Google saranno appositamente concepiti per assolvere a compiti da eseguirsi nelle aziende manifatturiere o comunque nell’assemblaggio di componenti elettronici.