“Siri“, l’assistente virtuale che è stato presentato al momento del lancio dell’iPhone 4S di Apple, è uno strumento che è stato apprezzato da molti. Alla schiera degli entusisasti non partecipa Andy Rubin (nella foto a lato), vice presidente senior della divisione mobile di Google. “Non credo che il vostro telefono debba fungere da assistente“, ha dichiarato “la mente” di Android. “Il telefono è uno strumento per comunicare. Non dovreste comunicare col telefono; dovreste comunicare con qualcuno che è dall’altro lato del telefono“, ha aggiunto criticando l’idea alla base di “Siri“.
Rubin ha chiarito di non voler bollare come totalmente negativa una funzionalità nuova come quella lanciata da Apple ma si è dichiarato dubbioso sul fatto che gli utenti desiderino veramente parlare con un telefono piuttosto che con un interlocutore in carne ed ossa.
Il numero uno di Android preconizza che, venuto meno l’entusiasmo iniziale, “Siri” non prenderà piede tra gli utenti. Pur riconoscendo il lavoro svolto da Apple, che avrebbe ben individuato il momento in cui la tecnologia era pronta per essere proposta al grande pubblico.
“Siri” è la novità forse più apprezzata dagli utenti dopo il lancio dell’iPhone 4S, dispositivo certamente più veloce rispetto ai precedenti e dotato di una migliore fotocamera ma che probabilmente non include quelle innovazioni che in tanti si attendevano. L’assistente personale presentato insieme con l’iPhone 4S consente all’utente di richiedere, direttamente allo smartphone, lo svolgimento di determinate operazioni utilizzando il linguaggio naturale. Un esempio? Anziché limitarsi a domandare che tempo farà oggi, si può mettere alla prova “Siri” con un quesito più complesso: “avrò bisogno dell’ombrello, oggi?“.
Diametralmente opposta è stata la reazione di Steve Ballmer, CEO di Microsoft, al lancio di “Siri“. Ballmer ha apprezzato la novità presentata da Apple esprimendosi con parole negative nei confronti del sistema operativo targato Google. “E’ difficile, per me, entusiasmarmi dinanzi per un telefono Android“, ha dichiarato. Qualche osservatore, sempre in tema di previsioni, ricorda però qualche precedente pronostico di Ballmer: nel 2007 il numero uno del colosso di Redmond dichiarò che l’iPhone non aveva alcuna possibilità di conquistare rilevanti fette di mercato; l’anno successivo dichiarò che Google non era esattamente in cima alla lista dei concorrenti più acerrimi sul segmento mobile.