Google ha cominciato a mostrare le novità di Android P, successore di Android Oreo, rilasciando la prima versione non definitiva destinata agli sviluppatori.
Una delle novità delle quali si era già parlato, è il supporto per il notch, la tacca o “penisola” che Apple ha introdotto nei suoi iPhone X e che è stato subito mutuato anche in diversi dispositivi Android di vari produttori (Android P forse abbraccerà la tacca o notch che Apple ha introdotto con iPhone X).
L’area delle notifiche e i pulsanti per l’attivazione rapida delle funzionalità del sistema operativo hanno subìto una revisione radicale ed appaiono adesso molto simili alla versione rappresentata in figura.
La nuova struttura delle notifiche permetterà al sistema operativo di mostrare l’ultima parte di una conversazione: gli utenti potranno così inviare un’eventuale risposta inline, senza aprire l’app corrispondente, direttamente dall’area delle notifiche.
Le applicazioni Android saranno poi in grado di proporre “smart replies” ossia risposte pertinenti “confezionate” in automatico (probabilmente da Google) sulla base del contesto.
Come anticipato nelle scorse settimane (Android P bloccherà l’utilizzo della fotocamera a schermo spento), poi, la nuova versione del robottino verde impedirà l’accesso alla fotocamera, al microfono e ai sensori quando un’applicazione si trova in idle e, soprattutto, quando il dispositivo non è in uso.
Le nuove API multi-camera consentiranno a un’app Android di acquisire contemporaneamente dati da più di un sensore delle varie fotocamere installate sul dispositivo mobile. Per i dispositivi che montano una doppia fotocamera posteriore, v’è quindi la possibilità di esercitare un controllo più granulare sul loro funzionamento.
L’adozione di Wi-Fi RTT (Round-Trip-Time) permetterà alle applicazioni di stabilire la posizione del dispositivo all’interno di un edificio con l’approssimazione di uno o due metri. Si tratta di un meccanismo che si basa sul calcolo della distanza tra il device mobile e gli access point WiFi presenti nelle vicinanze.
Tra le novità minori, Android P includerà un miglior sistema per l’autocompletamento dei form online, supporterà nuovi codec come HDR VP9 Profile 2 e HEIF (heic), ottimizzerà le prestazioni del motore ART e delle app scritte in Kotlin, proporrà diverse novità per quanto concerne la gestione del risparmio energetico.