Dopo “Lollipop” (Android 5.0), non è ancora dato sapere quale dolciume verrà utilizzato per battezzare Android M, la prossima versione del sistema operativo di Google. Con il rilascio della prima developer preview, però, gli sviluppatori possono iniziare a “toccare con mano” le funzionalità che caratterizzeranno la nuova attesa release.
Google ha puntato, innanzi tutto, sul risparmio energetico. Stando ai risultati dei primi test condotti su un Nexus 5, Android M permetterebbe di aumentare la durata della batteria di circa 2,7 volte rispetto a Lollipop (in modalità stand by).
Le funzionalità che hanno già adesso consentito di raggiungere un risultato così incoraggiante su chiamano Doze e App Standby: utilizzando approcci differenti, entrambe permettono di limitare l’attività delle applicazioni operative in background. Spesso sono queste, infatti, a contribuire alla riduzione dell’autonomia della batteria.
I dati emersi in queste ore vanno ovviamente presi con le molle: molti produttori di dispositivi mobili Android offrono già oggi utilità che permettono di regolare il consumo della batteria ed aumentarne la durata (per non parlare dei suggerimenti illustrati nell’articolo Aumentare la durata della batteria su Android, che sicuramente aiutano). Andrà capito quanto le nuove funzionalità consentono di gestire meglio questo preciso aspetto.