Circa 19.000 aziende stanno già valutando Android for Work, distribuendolo sui dispositivi degli impiegati e dei dipendenti. Lo rivela Google che tira le prime conclusioni sul progetto pensato per l’utilizzo sicuro dei dispositivi mobili Android nelle imprese: Android for Work: Google guarda alle imprese.
Piuttosto che un prodotto “pacchettizzato”, Android for Work si presenta come un ecosistema dinamico e costantemente in espansione.
Android for Work permette di mantenere separate le app personali da quelle usate in ambito aziendale o per scopi lavorativi.
Grazie ad un profilo utente dedicato per l’attività lavorativa, è possibile far sì che le informazioni aziendali restino isolate rispetto a quelle personali. Gli amministratori della società, quindi, non avranno titolo né per visualizzare né per gestire i dati personali (spesso, sensibili) conservati nel suo dispositivo mobile.
Il tema BYOD (Bring Your Own Device), acronimo che viene usato per riferirsi all’abitudine del personale aziendale di portare ed adoperare i propri dispositivi mobili fruendo dell’infrastruttura e della connettività aziendale, è delicato per qualunque impresa.
Secondo Google, Android for Work aiuta a gestire adeguatamente l’aspetto BYOD non limitando troppo la libertà d’azione degli utenti ma, allo stesso tempo, mantenendo controllo sui dati azienda e sulla sicurezza dell’intera infrastruttura.
Google ha aggiunto di avere avviato una stretta collaborazione con 80 partner dai nomi importanti. L’intesa è incentrata su Android for Work e vede la partecipazione di realtà come BlackBerry, Citrix, Cisco, F5 e SAP oltre ad una serie di produttori ed operatori di telecomunicazioni.
BlackBerry, ad esempio, inizierà a distribuire gli aggiornamenti per la sicurezza di Android mensilmente, partendo con il suo nuovo smartphone PRIV: BlackBerry ricomincia da Android con PRIV.