Che Microsoft e Motorola fossero ai ferri corti era già cosa nota (ved., ad esempio, questa notizia e questa pagina), ma proprio in occasione della vigilia di Natale il campo di battaglia che separa le due società sembra essersi ulteriormente ampliato. Motorola ha infatti presentato presso la corte federale del distretto occidentale del Wisconsin, nuova documentazione che contiene una contestazione circa la presunta violazione di due brevetti da parte di Microsoft. La novità principale è che essi sono legati al sensore dei movimenti integrato in Kinect, accessorio per la console ludica Xbox 360 recentemente lanciato in Europa, Stati Uniti e Giappone (ved. questi articoli).
Si tratta di una notizia piuttosto rilevante perché si smuovono le acque in un segmento di mercato che Microsoft, con l’apprezzato lancio di Kinect, era riuscita ad aggredire in modo molto convincente (è facile rendersene conto anche dal numero e dalla “portata” dei tanti hack in circolazione sin dai primi giorni di commercializzazione del dispositivo).
Alla nuova vertenza avviata da Motorola, Microsoft ha risposto presentato – nello stesso giorno – una nuova contestazione nei confronti della società con sede nello stato dell’Illinois. Il gigante di Steve Ballmer sostiene come Motorola abbia violato, di contro, ulteriori sette brevetti: cinque di essi riguardano presunte irregolarità correlate al sistema operativo Android mentre le altre due sono incentrate sui DVR (registratori video digitali).
Secondo Microsoft, in Android sarebbe stato impiegato un meccanismo – brevettato dall’azienda fondata da Bill Gates – capace di simulare l’interazione col mouse quando si usano una penna oppure i polpastrelli.