Ricorrendo all’uso del comando TRIM, un sistema operativo è in grado di indicare i blocchi che non sono più in uso all’interno di un’unità SSD o eMMC nel caso in cui, ad esempio, il loro contenuto sia stato precedentemente rimosso (ne abbiamo parlato nell’articolo Spostare Windows su SSD: come mettere il turbo al disco fisso).
Con il rilascio di Android 4.3, Google ha risolto un problema che affliggeva alcuni dispositivi governati dal sistema operativo del robottino verde. Gli utenti del tablet Nexus 7, in particolare, avevano segnalato un frequente decadimento prestazionale durante la lettura e la scrittura delle informazioni. Con l’aggiornamento ad Android 4.3, il sistema operativo di Google effettuerà automaticamente l’operazione di trimming mantenendo le performance del dispositivo, sia esso uno smartphone od un tablet, sempre al top.
Si supponga di copiare un file multimediale da 3 GB su un’unità SSD o una scheda di memoria eMMC, lo si visioni, quindi si decida di cancellarlo. Dal punto di vista dell’utente, il file risulterà eliminato mentre il controller che si occupa della gestione dello storage continuerà a ritenere occupati i 3 GB precedentemente usati dal video. Attivando il comando TRIM, il controller viene istruito in modo tale che non consideri più lo spazio occupato in precedenza.
Android 4.3 attiverà il trimming, in automatico, in specifiche condizioni: una delle situazioni più comuni è quando il dispositivo si trova in carica, collegato alla rete elettrica.