La prossima versione del sistema operativo Google non sarà rilasciata, nella sua veste definitiva, prima di ottobre 2024. Con la versione di anteprima per gli sviluppatori, tuttavia, si può già disegnare un quadro piuttosto preciso di quelle che saranno le principali novità di Android 15.
Diversi produttori di dispositivi, con Apple in testa, si stanno attivando per abilitare la possibilità di inviare messaggi di testo via satellite, anche in mancanza di connessioni WiFi nelle vicinanze e in assenza della copertura di rete mobile. Starlink Direct To Cell, da parte sua, ha un programma davvero ambizioso: si inizia con il supporto via satellite per la messaggistica per poi passare alla navigazione Web e all’offerta di altri servizi più evoluti, che richiedono una larghezza di banda maggiore. L’aspetto positivo è che non sono necessari dispositivi particolari: gli smartphone compatibili LTE, ad esempio possono già dialogare con i satelliti Starlink in fascia LEO (orbita terrestre bassa).
Supporto per la messaggistica via satellite al debutto con Android 15
È ormai da circa un anno che si lavora sul supporto per la messaggistica satellitare Android. La nuova major release del sistema operativo include notifiche “ad hoc” e appositi indicatori nella barra di stato per segnalare agli utenti quando il loro terminale è connesso con un satellite.
L’API “NonTerrestrialNetwork” consentirà alle app Android di conoscere in tempo reale quando lo scambio di dati risulta limitato dalla connettività satellitare. In questo modo è ovviamente possibile ottimizzarne il funzionamento, riducendo il volume di dati scambiati.
Google afferma che Android 15 consentirà alle applicazioni SMS e MMS di terze parti di accedere alle API di connettività satellitare, ma la messaggistica satellitare con supporto RCS sarà limitata solo alle applicazioni “precaricate”. Appare davvero inusuale che Google non offra API pubbliche per le app RCS di terze parti, ma con la pubblicazione della preview di Android 15 si scopre che continuerà a bloccare l’uso di RCS anche da parte delle app scaricate attraverso il Play Store.
Già nelle scorse settimane abbiamo raccontato come Google abbia rinforzato il blocco dei messaggi RCS sui dispositivi sottoposti a root.