Google ha annunciato la pubblicazione e la disponibilità di Android 11 in versione finale, nuova major release del sistema operativo, che nella fase iniziale debutterà su un numero limitato di smartphone.
Partiamo dall’elenco dei dispositivi sui quali si può installare Android 11. Si tratta dei seguenti, non tutti necessariamente di fascia alta, ma altri brand e modelli seguiranno nel corso delle prossime settimane e mesi.
Android 11 sarà distribuito attraverso i meccanismi di aggiornamento OTA (over-the-air) anche se non abbiamo ancora date specifiche per ogni singolo produttore.
La lista dei dispositivi sui quali Android 11 è disponibile già da oggi
- Google Pixel 2
- Google Pixel 2 XL
- Google Pixel 3
- Google Pixel 3 XL
- Google Pixel 3A
- Google Pixel 4
- Google Pixel 4 XL
- Google Pixel 4A
- OnePlus 8
- OnePlus 8 Pro
- Xiaomi Mi 10
- Xiaomi Mi 10 Pro
- OPPO Find X2
- OPPO Find X2 Pro
- Realme X50 Pro
Le vendite di smartphone sono attualmente in forte calo e gli utenti apprezzano sempre più il supporto software protratto nel tempo. Assicurare la disponibilità di aggiornamenti ufficiali per un periodo di tempo più lungo è diventata un’ottima leva per conquistare il favore del mercato.
Google ha anche rilasciato il codice sorgente di Android 11 nell’ambito di Android Open Source Project (AOSP) così da facilitare il lavoro degli sviluppatori.
Le principali novità di Android 11
Sono tante le novità che gli sviluppatori Google hanno introdotto in Android 11. Di seguito proviamo a riassumere quelle maggiormente degne di nota.
1) Connettività
Una nuova API consentirà di effettuare monitoraggi dinami sulle connessioni di rete fornendo in tempo reale stime della larghezza di banda disponibile. Con l’avvento delle reti 5G, l’interfaccia di Android 11 mostrerà fino a cinque diverse icone per le reti di quinta generazione a seconda dello scenario di connessione.
2) Sicurezza e privacy
Google ha esteso gli strumenti per la sicurezza e la protezione dei dati aggiungendo nuove funzionalità e API per le applicazioni. Il supporto biometrico è stato esteso a una gamma più ampia di modalità e dispositivi, sono stati introdotte nuove difese per l’accesso al contenuto della memoria, l’archiviazione e la condivisione sicura di dati e credenziali.
Sul versante della privacy, Android 11 introduce uno specifico permesso per la gestione dei tipi di dati più sensibili: posizione geografica, microfono e telecamera del dispositivo. Gli utenti potranno concedere un accesso temporaneo ogni volta che un’applicazione desiderasse usare tali strumenti.
Android 11 azzererà automaticamente i permessi per le app che restano inutilizzate e informerà l’utente di conseguenza. È sempre possibile riattivare i permessi in un secondo tempo.
La funzionalità Scoped storage consente di assegnare a ogni app un suo proprio spazio di archiviazione isolato invece di fornire l’accesso all’intero file system. Un’accortezza importante che impedirà ai servizi e alle applicazioni Android di controllare qualsiasi altro file conservato sui dispositivi mobili.
3) Messaggi, contatti e controlli multimediali
Android 11 dispone di una sezione specifica per le conversazioni all’interno della sezione delle notifiche. Una soluzione che rende più facile gestire i messaggi e dare massima priorità alle conversazioni con i contatti più importanti in modo tale da non perdere alcun messaggio importante.
Le nuove “bolle” di Android 11 sono un modo per tenere le conversazioni importanti sempre sott’occhio e renderle immediatamente accessibili mentre si svolgono altre attività.
Sarà inoltre possibile inserire elementi grafici e altri oggetti direttamente nelle risposte alle notifiche con la possibilità di copiare/incollare le immagini, ad esempio da Chrome tramite gli appunti della tastiera Google Gboard.
Sul versante “multimedia”, Android 11 adesso permette di catturare e condividere la registrazione del suono del microfono, del dispositivo o di entrambi senza bisogno di ricorrere a un’applicazione “ad hoc”.
Anche i controlli multimediali sono stati riprogettati per renderli maggiormente “usabili”: ora è possibile commutare rapidamente il dispositivo di riproduzione passando ad esempio dalla cuffia all’altoparlante e viceversa.
Finalmente Android Auto funzionerà in modalità wireless con tutti i telefoni Android 11 nei veicoli supportati consentendo di accedere a tutte le funzionalità del sistema operativo e alle app installate dal sistema integrato in auto o con i comandi vocali di Google Assistant senza più la necessità di usare cavi.
Ulteriori miglioramenti prevedono la possibilità di controllare a distanza, in maniera ancora più efficace, termostati, serrature smart e altri dispositivi intelligenti da un unico pannello di controllo.
4) Nuovi fattori di forma
Google ha migliorato il supporto operativo per applicazioni specifiche su dispositivi pieghevoli. Android 11 supporterà anche meglio i display che presentano fori sul display, come il Galaxy S20 o lo schermo waterfall dello Huawei P30 Pro. Le applicazioni saranno in grado di utilizzare l’intera superficie dello schermo, inclusi i bordi posti in corrispondenza delle curvature laterali.
5) Immagini e telecamere
La sezione fotografica è sempre più importante nei moderni smartphone e i nuovi modelli con Android 11 ne migliorano il supporto. Nuovi metadati saranno usati per gestire la modalità bokeh e una nuova API silenzierà il telefono e disattiverà vibrazioni, allarmi e notifiche mentre è in corso l’acquisizione di foto e video.
Android 11 supporta file animati in formato HEIF, integra un nuovo decoder di immagini che possono usare le app al fine di ottimizzare la gestione dei formati JPEG, PNG e WebP, accorgimenti per ridurre la latenza in HDMI o MediaCode utili ad esempio per migliorare la resa dei servizi di streaming video e gaming online come Google Stadia.
6) Aggiornamento di Android
A partire da Android 10, Google ha migliorato significativamente il meccanismo di download e installazione degli aggiornamenti attraverso Google Play Services (Project Mainline).
Al fine di migliorare la sicurezza, la privacy e la coerenza dell’intero ecosistema Android, Google potrà aggiornare direttamente 12 nuovi moduli installati sul dispositivo senza aspettare gli interventi da parte dei singoli produttori. I moduli aggiornabili salgono ora a un totale di 22. Aggiornamenti e correzioni saranno quindi disponibili molto rapidamente e applicabili senza dover installare una nuova versione di Android.
Infine, gli utenti di Android Enterprise potranno avere la stessa protezione della privacy sul loro dispositivo professionale e su quello personale. Nell’ambito della gestione IT, Android 11 offrirà miglioramenti ai profili di lavoro fornendo agli amministratori del reparto IT nuovi strumenti di controllo e sicurezza per i dispositivi che vengono usati in azienda (BYOD). Ne parlavamo nell’articolo Android, come gestire i dispositivi in azienda.