Poco più di un anno fa, Google aveva dato vita al progetto Art che, utilizzando la stessa tecnologia alla base del funzionamento del celeberrimo Street View, si prefigge come obiettivo quello di mettere a disposizione di tutti gli interessati gli strumenti per visitare virtualmente una vasta scelta tra i più importanti musei del mondo. Grazie al Google Art Project, come illustrato a suo tempo in quest’articolo, era già possibile spostarsi tra le sale della Galleria degli Uffizi, a Firenze, senza alzarsi dalla poltrona. Tra gli altri musei proposti nel “catalogo” di Google c’erano già nomi importantissimi quali il Metropolitan Museum di New York, The State Hermitage Museum di San Pietroburgo, il Tate Britain & The National Gallery a Londra, il Museo Reina Sofia di Madrid ed il Museo Van Gogh di Amsterdam.
Il colosso di Mountain View ha però appena presentato una serie di migliorie che riguardano sia l’esperienza di utilizzo di Street View per quanto concerne il movimento all’interno degli edifici museali sia per ciò che concerne l’archivio fotografico dell’Art Project.
Da quest’oggi, infatti, sono state aggiunte le foto ad alta risoluzione degli interni della Casa Bianca, a Washington nonché le sale del Museo dell’Arte Islamica in Qatar e della Galleria Nazionale dell’Arte Moderna a Delhi.
Molto pratica la funzionalità che consente di spostarsi rapidamente da un piano all’altro senza le tipiche difficoltà dovute alla sovrapposizione di foto scattate a diversi livelli. Per passare velocemente, ad esempio, dal primo al secondo piano della Casa Bianca (la residenza del presidente degli Stati Uniti è visitabile cliccando su questo link), basterà fare clic con il puntatore del mouse sulle cifre “1” e “2” poste sulla sinistra dello schermo, sotto agli altri strumenti di navigazione di Street View.
Collegandosi con questa pagina si possono ammirare migliaia (complessivamente, ad oggi, circa 30.000) di opere d’arte con un livello di dettaglio eccezionale. Per l’acquisizione dell’archivio fotografico, i tecnici di Google hanno utilizzato un sistema “gigapixel” che consente di esaminare i particolari di ciascun quadro esposto. La speciale “vista al microscopio“, fruibile dal sito web di Google Art Project, fa leva sul software Picasa per distribuire le immagini con una risoluzione elevatissima (ecco, ad esempio, La Primavera del Botticelli).
Le stanze museali possono comunque essere “esplorate” anche ricorrendo direttamente a Google Maps con la funzionalità “Street View” abilitata.