SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale è un sistema che permetterà, via a via, l’autenticazione istantanea – senza passaggi aggiuntivi – sui siti web della pubblica amministrazione così come sui siti dei privati che hanno scelto di aderire.
Anziché dover richiedere e acquisire credenziali specifiche per ciascun sito, SPID dà modo di accedere subito con gli stessi dati: nome utente e password ed, eventualmente, a seconda del livello di sicurezza richiesto, una parola chiave temporanea (OTP, one-time-password; inviata mediante SMS, via app o generata con un token) oppure una smart card.
Oltre a TIM, Poste Italiane e InfoCert, primi tre gestori accreditati dall’AgID – Agenzia per l’Italia Digitale – da oggi anche Aruba diventa ufficialmente Identity Provider. Il provider toscano diviene quindi abilitato alla distribuzione delle credenziali di autenticazione SPID.
Il sito web spid.cloud di Aruba riassume ciò che è possibile fare con SPID e illustra l’iter da seguire per richiedere un’identità digitale, sia come privato che come impresa.
Per approfondire il funzionamento di SPID, suggeriamo la lettura dell’articolo Cos’è SPID e come funziona, autenticazione con un clic sui siti web e del successivo SPID, ottenere un’identità digitale con TIM ID, Poste e CNS TS.
Di recente, accogliendo le eccezioni sollevate da AIIP e Assoprovider, il Consiglio di Stato aveva stabilito come le aziende accreditate per la fornitura dell’identità digitale SPID non potessero essere soltanto quelle con un capitale sociale minimo di 5 milioni di euro: SPID, i gestori non saranno più soltanto tre.
Aruba ha certamente un capitale sociale più consistente ma la fornitura delle identità digitali si apre potenzialmente, adesso, anche ad altre realtà d’impresa di più piccole dimensioni.