Google ha già implementato nel suo browser Chrome il concetto degli “aggiornamenti silenziosi” ossia quei particolari meccanismi che consentono di aggiornare automaticamente un prodotto software senza richiedere l’intervento dell’utente. L’obiettivo è quello di mantenere sempre aggiornato un programma risolvendo eventuali falle di sicurezza. Tali lacune possono infatti essere sfruttate da parte di malintenzionati allestendo pagine web o documenti “maligni” capaci di far leva sui bug di sicurezza.
Anche Adobe sembra essere orientata a seguire la medesima strada. In una delle prossime versioni di Adobe Reader, quindi, potrebbero debuttare gli “aggiornamenti silenziosi”, installati senza esplicita autorizzazione dell’utente. Brad Arkin (Adobe) ha spiegato nel corso di un’intervista che i “beta tester” potranno iniziare a verificare il corretto funzionamento della nuova caratteristica entro la fine del mese di gennaio.
Se i test avranno esito positivo, la funzionalità dovrebbe essere integrata nella prossima versione ufficiale di Adobe Reader ed attivata in modo predefinito. Agli utenti saranno comunque offerti gli strumenti per personalizzare il funzionamento del meccanismo di aggiornamento automatico ed eventualmente disabilitarlo del tutto.
Con questa manovra Adobe si augura che il numero degli utenti che eseguono versioni vulnerabili del celeberrimo lettore di documenti PDF si riduca drasticamente.
Il prossimo 12 gennaio verrà rilasciata un’importante patch di sicurezza che consentirà di sanare una falla critica già sfruttata su vasta scala. Suggeriamo, in proposito, di consultare questa precedente notizia.