L’architettura ARM si è evoluta enormemente nel corso degli anni e quello che era il suo principale svantaggio, la minore potenza per core rispetto alle piattaforme concorrenti, è stato superato grazie a modifiche che hanno permesso di usare i processori progettati dall’azienda britannica anche per la gestione dei workload più pesanti.
Ampere – società fondata dall’ex presidente di Intel Renée James, da tempo impegnata nella progettazione e sviluppo di processori ARM per utilizzi professionali e business – è una delle realtà che hanno creduto di più sulle potenzialità dell’architettura ARM in ambito data center.
Ampere ha così esteso il suo portafoglio prodotti con il processore Altra da 80 core capace di funzionare a 3,3 GHz con un TDP pari a 250W.
L’architettura di base ARM v8 è stata ampliata aggiungendo nuove istruzioni per le diverse esigenze di calcolo arrivando alla realizzazione di un core personalizzato basato sulla microarchitettura Neoverse N1, progettata da ARM e orientata ai data center.
Altra può gestire fino a 4 TB di memoria DDR4-3200 a doppio canale con correzione degli errori ECC. Consente inoltre di gestire fino a 128 piste PCIe 4.0 per lo storage e può essere sfruttata su schede madri con uno o due processori utilizzando 32 canali per la comunicazione socket-to-socket.
Oltre al modello più potente, Q80-33, la serie Altra vede ad esempio la presenza di una versione (Q32-17) a 30 core da 1,7 GHz con TDP di 45 W e una variante da 58W.
Ampere ha poi presentato altri modelli da 48, 64 e 72 core, per un totale di dodici differenti versioni. Sarà disponibile nei server 1U o 2U a partire da agosto o settembre 2020.
Molto interessante la serie Altra Max che offrirà fino a 128 core pur conservando lo stesso socket.
Questi processori ancora più performanti saranno caratterizzati da un’architettura di base leggermente migliorata, prodotta sempre con lo stesso processo litografico a 7 nm.
Successivamente Ampere presenterà la serie Siryn: si tratta di processori realizzati da TSMC a 5 nm che dovrebbero essere disponibile a fine 2021 con supporto per l’interfaccia PCIe 5.0 e memorie DDR5.
Le proposte di Ampere intendono migliorare significativamente il rendimento per watt rispetto alla concorrenza e, in particolare, ai processori x86 sottraendo quote di mercato a Intel, con un approccio che punta all’ottimizzazione dell’efficienza energetica.