I principali analisti stanno evidenziando palesi segnali di ripresa nel mercato dell’informatica e, in generale, nel settore dei semiconduttori. Secondo Mercury Research, che ha appena condiviso i suoi dati aggiornati AMD ha fatto registrare risultati estremamente lusinghieri, in tutti i segmenti presi in considerazione.
Basti pensare che nel remunerativo mercato dei server, l’azienda guidata da Lisa Su è accreditata di un +5% su base annuale mentre la crescita sul versante dei sistemi client nel loro complesso (sia desktop che portatili) si attesta a un incoraggiante +3,1%. Il balzo in avanti è più marcato, ovviamente, nel caso dei portatili e in generale dei dispositivi mobili che sfruttano la tecnologia AMD (+3,9%). Più contenuto sui PC desktop tradizionali che si fermano a una crescita del +1,2%, comunque positiva.
Sono i processori EPYC di quarta generazione e i Ryzen serie 7000 ad aver rappresentato la “combinazione vincente” per AMD che guarda con entusiasmo al prossimo futuro.
Differenza tra unit share e revenue share
Mercury Research presenta due modi distinti per misurare la presenza di AMD sul mercato, parlando sia di unit share che di revenue share. Il primo valore rappresenta la percentuale delle unità fisiche vendute rispetto al totale del mercato. Nel caso di AMD, la “unit share” è calcolata sulla base dei chip venduti (nel caso specifico, nel corso del quarto trimestre 2023).
Con “revenue share“, invece, si rappresenta la percentuale di ricavi totali generati da AMD rispetto al totale di mercato. Questa misura tiene conto del valore economico delle vendite anziché delle singole unità. Nel caso di AMD, la “revenue share” è più alta rispetto alla “unit share” nel caso dei sistemi server, indicando che AMD sta concentrando la sua attenzione su prodotti premium ad alto margine di profitto.
Fonte dell’immagine: Mercury Research
Quanto cresce AMD rispetto alla rivale Intel
Le quote di mercato appannaggio di Intel sono ancora lontane ma AMD ha fatto segnare una crescita significativa negli ultimi anni. Per la prima volta, infatti, la società di Sunnyvale ha sfondato quota 30% in termini di revenue share nel mercato dei server portandosi su un robusto 31,1%.
In termini di unità vendute nel mercato consumer (unit share), AMD conquista il 20,2% del mercato globale (il 15,4% in termini di ricavi complessivi).
Va detto tuttavia, che il futuro sembra roseo. Il 2023 si è rivelato, come da aspettative, un anno piuttosto complesso per i produttori hardware, compresi i vendor di memorie. Al 2024, invece, si guarda con maggiore ottimismo.
Quest’anno sarà ricordato per l’introduzione dei PC AI ovvero di sistemi che, per le loro specifiche hardware, si rivelano adatti a gestire compiti ed elaborazioni basati sull’intelligenza artificiale in ambito locale. Non è dato sapere se Microsoft sia davvero orientata a lanciare Windows 12: Qualcomm ha recentemente fatto riferimento all’uscita della nuova versione di Windows a metà anno.
I PC AI saranno dotati di almeno 16 GB di memoria RAM e disporranno di una NPU (Neural Processing Unit) dedicata ai workload correlati con l’intelligenza artificiale e il machine learning.