Anni fa, quando ad aprile 2017 Microsoft ha rilasciato il feature update noto come Windows 10 Creators Update, il Task Manager si è arricchito di una “scheda” che consentiva e che permette tutt’oggi di monitorare l’attività della GPU, quindi della scheda video. Indipendentemente dal fatto che sia integrata oppure dedicata.
Con l’arrivo dei PC AI, ovvero di macchine ingegnerizzate con il preciso obiettivo di sostenere in locale elaborazioni legate all’intelligenza artificiale e permettere l’uso di modelli generativi senza appoggiarsi al cloud, le NPU (Neural Processing Unit) diverranno un componente essenziale.
Le NPU sono ottimizzate per accelerare i calcoli matematici intensivi tipici delle reti neurali utilizzate nelle applicazioni di machine learning. Rivestono un ruolo chiave per le applicazioni di IA, consentendo una maggiore velocità e efficienza non solo nelle attività di inferenza ma anche e soprattutto nell’addestramento e nell’esecuzione dei modelli.
DirectML API: arriva il supporto per le NPU Intel e AMD
DirectML è un’API (Application Programming Interface) per il machine learning sviluppata da Microsoft. Grazie a un’apposita libreria ad alte prestazioni, con DirectML si possono eseguire compiti legati all’IA su una vasta gamma di hardware supportati, inclusi tutti i processori grafici (GPU) compatibili con DirectX 12 di fornitori come AMD, Intel, NVidia e Qualcomm. Disponibile come parte del sistema operativo, DirectML è utilizzabile anche come parte di altri framework: Windows ML, ONNX Runtime, TensorFlow e PyTorch.
La novità è che il supporto di DirectML è adesso esteso alle NPU: a inizio febbraio, Microsoft ha confermato di aver abbracciato i processori Intel Core Ultra (Meteor Lake rilasciati a dicembre 2023). Sono questi, infatti, i primi della società di Santa Clara a integrare una NPU.
In realtà, AMD aveva battuto sul tempo la controparte presentandosi come la prima azienda a rilasciare hardware basato su NPU, sia lato notebook che desktop. Questo Mini PC GEEKOM A7 è un esempio di dispositivo con NPU integrata, già disponibile per l’acquisto.
AMD ringrazia Microsoft: il Task Manager mostrerà l’utilizzo delle sue NPU
L’azienda guidata da Lisa Su ha dapprima fatto presente di aver avviato una stretta collaborazione con gli ingegneri Microsoft al fine di aggiungere in Windows il supporto per le NPU AMD. La compatibilità con il Microsoft Compute Driver Model (MCDM), in particolare, aggiunge al Task Manager la sezione “NPU” all’interno della scheda Prestazioni anche per i processori AMD che supportano la nuova unità.
Essere in grado di monitorare come vengono allocate le risorse in tempo reale e quali componenti del sistema sono sotto carico è utile per monitorare il comportamento delle varie applicazioni in esecuzione. Questo tipo di verifiche sono importanti nel caso dei notebook: gli utenti finali possono scegliere di massimizzare la durata della batteria controllando dove vengono eseguiti determinati carichi di lavoro o privilegiare le prestazioni.
I portavoce di AMD spiegano di aver collaborato con Microsoft al fine di abilitare l’infrastruttura MCDM sui processori Ryzen serie 8040 con NPU (per il mercato mobile). È scontato, tuttavia, che il supporto sarà esteso ad altri chip.
Quel Task Manager nato nel lontano 1994, richiamabile velocemente in tutte le versioni di Windows premendo CTRL+MAIUSC+ESC
, evolve ancora e diventa uno strumento ancora più completo, adatta all’epoca della democratizzazione dell’IA.
L’immagine in apertura è tratta dalla pagina “The Future of AI PCs Gets Even Better with AMD“.