I tecnici di AMD stanno aggiungendo nuove funzionalità ai nuovi processori Ryzen 5000. Precision Boost Overdrive 2 (PBO2) andrà un po’ nella direzione inversa rispetto a quanto visto fino ad oggi.
Si tratta infatti di una tecnologia che permetterà di abbassare dinamicamente la tensione di esercizio del processore andando a limitare le frequenze di lavoro ma, allo stesso tempo, riducendo temperature e potenza.
Il sistema messo a punto dalla società di Sunnyvale si adatterà a ogni specifico chip e provvederà a ridurre automaticamente le tensioni quando vi fossero le condizioni per farlo.
Quando il processore sarà sottoposto a carichi di lavoro particolarmente impegnativi PBO2 non si attiverà o abbasserà di poco le tensioni. Diverso il caso in cui il processore è utilizzato per le abituali attività quotidiane.
Alcune delle informazioni necessarie per sfruttare l’utilizzo di tensioni più basse provengono dai sensori di temperatura: migliorando la dissipazione del calore maggiore sarà l’aumento prestazionale ottenibile.
Riducendo i consumi le temperature vengono abbassate e sarà più semplice mantenere poi frequenze turbo più elevate per più tempo.
PBO2 lavorerà su base adattiva operando “per punti” dove un punto è un valore di 3-5 mV a seconda dello specifico chip e della scheda madre in uso. L’utilità Ryzen Master permetterà di interfacciarsi con il funzionamento di PBO2 senza dover accedere al BIOS.
Stando a quanto dichiarato, PBO2 sarà utilizzabile da dicembre 2020 a partire da AGESA 1180, la più recente versione del microcodice destinato ai BIOS AMD. Va detto che l’attuale AGESA 1100 in beta per molte schede madri della serie 500 include già il sistema di regolazione adattiva della tensione e in linea di principio dovrebbe raggiungere anche le schede madri della serie 400.
AMD fa riferimento a un miglioramento delle prestazioni del 2% in single-thread e fino al 10% in multi-thread.