AMD rilancia e presenta altri due nuovi processori Threadripper di seconda generazione. Il primo portato al debutto in agosto è stato il 2990WX a 32 core fisici e 64 core logici, disponibile a un prezzo compreso tra 1.600 e 1.900 euro.
Adesso la società di Sunnyvale ha tolto il velo dai suoi nuovi Ryzen Threadripper 2970WX (24 core fisici, 48 logici) e Ryzen Threadripper 2920X (12 core fisici, 24 logici) realizzati ricorrendo alla più recente architettura Zen+ a 12 nm.
Il primo viene incontro alle esigenze dei creativi e degli innovatori che devono far fronte a carichi di lavoro intensi mentre Ryzen Threadripper 2920X offre una potenza di elaborazione sorprendente sia per appassionati che per i gamer. Si tratta comunque, nel loro insieme, di prodotti destinati al mercato HEDT, High End Desktop.
Proprio sul versante prestazionale, il Threadripper 2970WX e il 2920X offrirebbero, rispettivamente, il 39% e il 55% di prestazioni in più rispetto agli Intel Core i9-7960X e Core i7-7820X in multithreading.
Entrambi i processori, sempre stando ai dati svelati da AMD, permetterebbero l’ottenimento di performance superiori del 32% nelle attività di ray tracing e sarebbero circa il 60% più veloci nelle operazioni di crittografia se paragonati con le stesse CPU Intel citate in precedenza.
Una delle principali novità è certamente l’introduzione di AMD Dynamic Local Mode (DLM) nei processori Threadripper della serie WX. Si tratta di una modalità nata per ottimizzare le prestazioni delle applicazioni e garantendo che i thread ottengano sempre un tempo preferenziale sui core che sfruttano la memoria locale.
In particolare, senza richiedere alcun tipo di intervento da parte dell’utente, DLM misura il tempo di utilizzo della CPU da parte dei thread attivi, ordina i thread attivi dal più pesante a quello più leggero, sposta automaticamente i thread più intensivi, accelera i thread meno gravosi e le applicazioni particolarmente sensibili alla latenza senza impattare sui thread più onerosi.
Il Threadripper 2970WX dovrebbe essere commercializzato intorno ai 1.300 dollari mentre il 2920X intorno ai 650 dollari.
Il primo è ovviamente destinato agli utilizzi professionali in cui il processore sia chiamato a gestire pesantissimi carichi di lavoro mentre il 2920X è un prodotto molto più abbordabile (insieme con il Threadripper 2950X, rilasciato anch’esso ad agosto 2018). Sono scelte ottime quando si lavorasse con applicazioni che impegnano severamente più core o comunque più applicazioni pesanti eseguite in parallelo.
Il rapporto qualità-prezzo dei nuovi Threadripper di seconda generazione è assolutamente eccellente.