In occasione del Computex 2019, che prenderà ufficialmente il via domani 28 maggio, AMD ha portato i nuovi processori Ryzen 3000 (Matisse) basati sull’architettura Zen 2. La CPU più interessante è il Ryzen 9 3900X che consta di 12 core fisici (24 logici) e può arrivare a 4,6 GHz in modalità turbo.
I cinque processori di nuova generazione supportano tutti l’interfaccia PCIe 4.0 e sebbene accompagnati dal lancio del chipset X570, essi lavorano su socket AM4: ciò significa che possono essere comunque installati su alcune delle schede madri delle serie 300 e 400.
I Ryzen 3000 saranno lanciati sul mercato il prossimo 7 luglio, una data scelta non a caso – si tratta del 7/7 – per sottolineare ancora una volta come AMD abbia scelto il processo costruttivo a 7 nm di TSMC.
Il processore di punta, il Ryzen 9 3900X, è l’unico della nuova serie a usare due chipset in una configurazione 6+6. La CPU lavorerà di base a 3,8 GHz come frequenza di clock per arrivare, come detto, a 4,6 GHz in turbo. Le altre specifiche prevedono l’utilizzo di 6 MB di cache L2 e 64 MB di cache L3.
Ciascun chiplet dispone quindi di 32 MB di cache L3, un valore doppio rispetto a quello registrato nel caso della prima generazione di processori Zen.
Il TDP della CPU è pari a 105W e potrà utilizzare 24 piste PCIe 4.0 (16 per le schede video, 4 per lo storage, 4 per il chipset).
Il prezzo del Ryzen 9 3900X sarà di 499 dollari, almeno nella fase iniziale, è giungerà sul mercato insieme con un dissipatore integrato.
Nella sua presentazione, AMD ha confrontato il Ryzen 9 3900X con l’Intel Core i9-9920X, prodotto di fascia HEDT (High End Desktop) che costa 1.199 euro e non viene distribuito insieme con alcun dissipatore.
Secondo i tecnici AMD, con riferimento al benchmark Cinebench R20, il nuovo processore sarebbe superiore al rivale di Intel del 14% nelle elaborazioni single thread e del 6% in multithreading mantenendo il TDP più basso (105W contro 165W).
Esaminando il design complessivo dal Ryzen 9 3900X appare evidente come AMD abbia spazio sufficiente per proporre, in futuro, processori mainstream a 16 core.
Per quanto riguarda la gamma Ryzen 7, AMD presenta ancora una volta processori a 8 core (un singolo chiplet utilizzato in questo caso).
Il Ryzen 7 3700X dispone di 16 core logici e lavora a una frequenza fase di 3,6 GHz (4,4 GHz in modalità turbo). Sfrutta 4 MB di cache L2 e 36 MB di cache L3; ciò che però sorprende positivamente è il TDP pari ad appena 65W.
Almeno sulla carta, il 3700X di AMD sembra il più efficiente processori x86 per sistemi desktop mai concepito fino ad oggi.
Costerà soltanto 329 dollari ed è facile ipotizzare che il Ryzen 7 3700X possa ben presto diventare uno dei più “gettonati” processori per i PC ad alte prestazioni di quest’anno.
Sempre stando ai portavoce di AMD, il Ryzen 7 3700X paragonato con il concorrente Intel Core i7-9700K avrebbe ottenuto 4806 punti nel test R20 (multithreading) contro i 3726 del rivale.
La nuova CPU Ryzen 7 3800X appena come un aggiornamento dell’attuale 2700X: a 16 core logici, con una frequenza di clock base a 3,9 GHz e 4,5 GHz in modalità turbo, non sembra così convincente come il 3700X dal momento che in questo caso il TDP balza a 105W. Un maggiore impatto dal punto di vista energetico e con una maggiore richiesta in termini di dissipazione del calore che però dovrebbe avere effetti benefici con l’utilizzo di tecnologie come XFR (eXtended Frequency Range). Il costo del processore sarà di 399 dollari.
Non menzionati durante il keynote di AMD ma comunque presenti nella nuova offerta, due Ryzen 5 con supporto per il multithreading. Si tratta di prodotti che si confermano molto competitivi che nella versione base (3600) costeranno appena 199 dollari.
Secondo AMD, l’architettura Zen 2 confrontata con Zen 1 è capace di offrire il 32% di performance in più: il metro di paragone sono il Ryzen 9 9300X e il Ryzen 7 1800X.
In termini di IPC (“istruzioni per ciclo” di clock), l’azienda di Sunnyvale parla di un +15% di incremento tra Zen 1 e Zen 2.