Una nota ufficiale pubblicata da AMD sul suo blog farà certamente discutere.
La società di Sunnyvale sostiene infatti che dalle verifiche effettuate da parte dei suoi tecnici, non esistono problemi legati al funzionamento dei nuovi processori Ryzen 7 su Windows 10.
Sempre secondo gli ingegneri di AMD non vi sarebbero differenze evidenti tra lo scheduling dei thread in Windows 10 e in Windows 7.
Di fatto, insomma, il funzionamento delle CPU Ryzen 7 sarebbe in linea con quanto atteso.
AMD si “deresponsabilizza” e fa presente che in futuro sarà possibile ottimizzare il funzionamento dei suoi processori grazie alle attività di ottimizzazione che saranno svolte dagli sviluppatori.
L’azienda avrebbe infatti già individuato molte piccole modifiche che, utilizzate lato software, permetteranno di esaltare le prestazioni dei Ryzen 7.
Per evitare cali di performance, soprattutto in Windows, 10 AMD consiglia di attivare il profilo energetico ad Alte prestazioni. Diversamente la gestione della velocità di clock da parte di Windows potrebbe interferire con il sistema nativo di AMD.
Inoltre, la gestione del risparmio energetico di Windows abiliterebbe il cosiddetto core parking: i core posti in idle vengono posti in un stato energetico molto basso. Per riportarli in attività al bisogno si introduce così un’elevata latenza provocando una notevole riduzione delle performance.
Fatto sta che, al momento, gli AMD Ryzen 7 non offrono le stesse perfomance dei rivali di Intel con i videogiochi. Certo, con alcuni titoli sarà possibile migliorare la situazione installando apposite patch ma un Intel Core i7-7700K sa esprimersi meglio in termini prestazionali rispetto a un Ryzen 7 1700 nei videogiochi a 1080p o QHD. E il Core i7-7700 si rivela, rispetto alla versione K, un’opzione più economica a 1080p.