AMD ha scelto il palco del CES di Las Vegas come trampolino di lancio per i suoi nuovi processori Ryzen, CPU che – nelle mire dell’azienda di Sunnyvale – dovrebbero permettere di conquistare rilevanti quote di mercato, “rosicchiandole” alla rivale Intel.
Nel nostro articolo abbiamo illustrato le principali novità dell’offerta AMD (i nuovi processori dovrebbero debuttare sul mercato entro la fine di febbraio).
Tra qualche mese, però, AMD lancerà anche le sue CPU Naples grazie alle quali dovrebbe finalmente iniziare a far crescere i suoi utili.
Si tratta di processori a 32 core destinati al mondo dei server e pensati quindi per l’impiego dei datacenter.
Se Ryzen guarda al mondo dei PC, Naples (il nome definitivo non è ancora noto) dovrà scontrarsi con il dominio in campo server esercitato dai processori Intel Xeon. Qualora AMD dovesse riuscire nel suo intento, il segmento datacenter sarà quello che farà davvero risorgere l’azienda.
Rispetto alla precedente architettura Excavator, Naples dovrebbe consentire un miglioramento del 40% in termini di istruzioni elaborate per ciclo di clock (IPC).
Naples, come già accennato, utilizza poi 32 core – più dei 24 offerti dai processori Intel -, una soluzione tecnica che strizza l’occhio alle aziende che necessitano di una grande potenza di calcolo (a partire da Google, Facebook, Microsoft e Amazon).
È vero che una CPU come Intel Xeon Phi utilizza ben 72 core ma essa non è progettata per i socket mainstream abitualmente utilizzati nei datacenter.
Forrest Norrod, vice presidente senior e general manager di AMD, ha spiegato che una macchina dotata di una singola CPU AMD Naples sarà più potente degli attuali server a doppio socket.
Naples integrerà anche una nuova tecnologia per gestire al meglio la larghezza di banda della memoria che, stando a quanto dichiarato, dovrebbe porre le nuove CPU AMD ancora un gradino più in alto rispetto alle concorrenti di Intel.
AMD Naples si presenta come il primo vero rivale per Intel Xeon da molti anni a questa parte. Complici anche le scelte di AMD, rivelatesi poi avventate, come la decisione di investire molto su ARM in ambito server.
Stando alla visione di AMD, i processori ARM sarebbero cresciuti velocemente in ambito server raggiungendo il 20% del mercato entro il 2017 (cosa assolutamente non verificatasi).
AMD ha quindi scelto di tornare sui suoi passi tornando a impegnarsi sull’architettura x86 anche per il segmento server. Il vantaggio guadagnato da Intel è però enorme: la società di Santa Clara vanta oggi il 90% del mercato.
L’architettura ARM arriverà certamente anche in campo server ma AMD si è mossa troppo in anticipo.
Nell’articolo Differenza tra processori ARM e x86 abbiamo messo in evidenza le principali differenze tra CPU ARM e CPU x86.
Stando alle ultime “voci di corridoio”, AMD Naples offrirà tante caratteristiche che solleticheranno l’interesse degli acquirenti come 8 canali per la memoria di sistema e ben 128 piste PCIe 3.0 con l’obiettivo di offrire il supporto per una moltitudine di device esterni.
Certo, AMD potrebbe impiegare un anno o più per convincere le aziende a passare alla sua piattaforma ma la sfida a Intel è ormai a tutto campo. E finalmente ricomincia una sana competizione, che non può non avere effetti positivi sui portafogli di utenti finali e imprese.