Il campo di battaglia che vede confrontarsi AMD e Intel si sposterà presto anche sul mercato server. Entro marzo 2021 AMD lancerà infatti i suoi processori EPYC Milan che affronteranno la gamma Xeon basata su architettura Ice Lake della rivale.
Si sa già che le nuove CPU della società di Sunnyvale destinate ai sistemi server saranno raggruppate in tre gruppi in base al loro numero di core.
Processori come i nuovi EPYC 7763 e EPYC 7713, entrambi a 64 core fisici e 128 logici, andranno a coprire scenari ed esigenze diverse: il primo funzionerà a 2,45 GHz per quanto riguarda la frequenza base spingendosi fino a 3,5 GHz in modalità boost (a fronte di un TDP di 280W).
Il secondo, invece, pur condividendo il numero di core, arriva fino a 2 GHz in frequenza base e fino a 3,7 GHz in turbo; il tutto implica una riduzione del TDP fino a 225W.
Secondo alcune voci di corridoio sin dal momento del lancio dei processori Milan ci saranno anche modelli con 32 core fisici e 64 core logici come EPYC 75F3 (2,95 GHz di clock di base e boost a 4 GHz, fino a 256 MB di cache L3 e un TDP di 280W).
AMD potrebbe presentare anche una seconda CPU nello stesso segmento: potrebbe chiamarsi EPYC 74F3 e integrare fino a 24 core capaci di lavorare a frequenze molto più elevate.
Tra gli altri processori ce ne sono due modelli già confermati: arriveranno EPYC 7413 ed EPYC 7313, il primo a 24 core fisici a 2,65 GHz e 3,6 GHz in boost con 128 MB di cache L3 e un TDP pari a 180W; il secondo userà 16 core a 3 GHz e 3,7 GHz in boost con lo stesso quantitativo di cache L3 e TDP di 155W.
Stando ai primi dati non ufficiali, bloccando le nuove CPU EPYC Milan a una frequenza di 2,4 GHz con un solo thread i guadagni in termini di IPC (istruzioni per ciclo) rispetto agli attuali EPYC Rome si attesterebbero tra l’11% e il 18%.
Lasciando salire le frequenze di lavoro le differenze tra Milan e Rome si farebbero più marcate: comprese tra il 22% e il 32% di guadagno (IPC) sul singolo thread.
E in multi-thread? In questo caso il balzo in avanti sarebbe quantificabile tra il 9% e l’11%.
Sulla carta, quindi, anche se Intel Ice Lake-SP porterà il numero dei core a 36 le performance dei nuovi processori AMD Milan potrebbero rivelarsi nettamente superiori.