Con l’arrivo dei nuovi processori EPYC 2, i primi basati sull’architettura Zen 2 (presentati appena qualche giorno fa: AMD presenta i nuovi processori EPYC 2 e le schede Radeon Instinct MI60 e MI50 a 7 nm), AMD offrirà un assaggio delle caratteristiche che saranno portate sul mercato mainstream con le CPU Ryzen 3000.
La potenza del singolo core non dovrebbe aumentare in maniera significativa offrendo prestazioni migliorate probabilmente intorno al 15% grazie anche al passaggio al processo costruttivo a 7 nm.
In queste ore i portavoce di AMD, parlando degli sviluppi futuri, hanno chiarito che l’architettura Zen 3 – che sarà utilizzata nei Ryzen 4000 o come saranno chiamate le CPU “generaliste” lanciate sul mercato nel 2020 – non introdurrà miglioramenti prestazionali particolarmente marcati.
L’adozione del processo litografico 7nm+ non porterà insomma tanti miglioramenti in termini di frequenze di lavoro come accaduto fino ad oggi.
Con il passaggio dai 7nm a 7nm+, quindi, AMD intende concentrarsi soprattutto sul miglioramento dell’efficienza energetica: dal punto di vista produttivo, la differenza consisterà essenzialmente nell’adozione di processi basati sull’utilizzo della litografia ultravioletta estrema (EUV): Come nascono chip e processori ultraminiaturizzati con i sistemi EUV.
AMD ha quindi correttamente preferito mettere le mani avanti per tempo spazzando via indiscrezioni infondate.