La divisione “Embedded Solutions” di AMD ha annunciato una sorta di roadmap per l’utilizzo di Coreboot all’interno dei propri prodotti.
Coreboot, precedentemente conosciuto col nome di LinuxBIOS, è un software libero, opensource, che ha come obiettivo quello di sostituire i BIOS proprietari presenti nella maggior parte dei personal computer.
Secondo Kevin Tanguay, uno dei responsabili della divisione di AMD, la società sta pensando di garantire il supporto per il “BIOS libero” su tutta l’intera gamma hardware col marchio della multinazionale americana. AMD, tra i principali sostenitori del progetto, ha recentemente rilasciato una versione di Coreboot compatibile con gli Opteron 4100 e già si pensa ad estendere il supporto agli Opteron 6100 “in futuro non troppo lontano“. Una volta poi che sarà garantita la compatibilità con i chipset AMD 785E/DB8xx, tutti i processori embedded e tutti i chipset al momento disponibili potranno godere del supporto per Coreboot.
“Coreboot si è rivelato molto utile in una miriade di applicazioni e di mercati, andando ben oltre le previsioni fatte inizialmente“, ha osservato Tanguay aggiungendo che al momento si sta lavorando per ampliare le funzionalità offerte dal “BIOS libero”. Tra tutte, viene citato l’uso della modalità S3 (save-to-RAM) che consentirà alle APU G-Series di utilizzare la memoria in modo più efficiente con notevoli benefici in termini di consumi energetici. APU è il nome assegnato da AMD alle proprie CPU di nuova generazione appartenenti al progetto Fusion, nelle quali lo stesso pezzo di silicio ospita CPU e GPU.
Maggiori informazioni su Coreboot possono essere reperite sul sito web del progetto.