Si fanno insistenti le indiscrezioni che, in queste ore, descrivono AMD come un’azienda in vendita. Le quotazioni di borsa della società produttrice di microprocessori, con sede a Sunnyvale, in California, hanno fatto segnare un balzo in avanti dopo la diffusione delle “voci di corridoio” che facevano riferimento ad un possibile interessamento espresso da Dell.
Barron’s è stato il primo blog di carattere finanziario a dare la notizia: “i recenti “abbandoni” di alcuni importanti manager di AMD (la scorsa settimana, il direttore operativo Robert Rivet; il CEO Dirk Mayer a gennaio) sono tuttora inspiegabili e potrebbero essere un indizio circa la fondatezza delle indiscrezioni che stanno circolando“, si legge. Alla ridda di rumors, si aggiungono le dichiarazioni del CEO “ad interim” di AMD, Thomas Seifert, che ha affermato di non voler accettare la sua carica a tempo indeterminato.
Se l’accordo di acquisizione Dell-AMD andasse in porto si tratterebbe di una delle operazioni commerciali più importanti della storia, sicuramente più robusta rispetto all’acquisto di ATI, nel 2006, da parte di AMD.
Alcuni analisti, tuttavia, restano scettici a proposito di un eventuale interessamento di Dell. L’azienda texana produttrice di personal computer si troverebbe a dover mutare ampiamente il proprio modello di business. Inoltre, sono ben noti i rapporti che legano Dell ad Intel e che, secndo alcuni esperti, escluderebbero quasi automaticamente l’ipotesi di un accordo con AMD. Di certo, nelle prossime settimane la situazione dovrebbe farsi più chiara.