AMD sta indubbiamente facendo un gran lavoro con i suoi processori Ryzen: la seconda generazione, battezzata nel suo complesso Ryzen 2000, ha messo in evidenza come le CPU della società di Sunnyvale abbiano ormai ben poco da invidiare a quelle di casa Intel.
Sebbene i Ryzen mostrino performance ancora leggermente inferiori in single core rispetto ai prodotti rivali di Intel, più palesi sui sistemi di più alto livello e con schede grafiche potenti, c’era grande attesa per l’arrivo del successore del Ryzen 5 1500X.
Tra i quattro nuovi processori presenti da AMD, il Ryzen 5 2500X è certamente il più interessante, quad-core con supporto per il multi-threading paragonabile con il Core i7-7700/K di Intel. Le performance sono state incrementate sia per ciò che riguarda le elaborazioni multi core sia per quelle in single core proponendo così il Ryzen 5 2500X come un’ottima scelta per una larga fetta di utenza. Soprattutto perché, sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali da parte di AMD, il prezzo della CPU dovrebbe porsi tra 159 e 169 dollari.
Molto interessante anche il Ryzen 3 2300X, quad-core senza multi-threading capace di lavorare a 3,5 GHz e spingersi fino a 4 GHz in modalità turbo.
Supportando le tecnologie Precision Boost 2 ed Extended Frequency Range 2 (XFR2), i due processori – stando a quanto comunicato da AMD – sono capaci di migliorare le performance di un 10% circa rispetto ai modelli della precedente generazione. Entrambi usano una cache L3 di dimensioni pari a 8 MB.
Gli altri due processori (serie E) sono a basso consumo energetico con un TDP di 45 W: Ryzen 7 2700E e Ryzen 5 2600E lavorano a frequenze di clock più basse. AMD non ha indicato la frequenza turbo raggiungibile con tutti i core attivi ma è verosimile che essi possano portarsi nella forbice compresa tra 3,2 e 3,5 GHz.
Le due CPU E si rivelano quindi una buona scelta per l’installazione nei Mini PC.
Va detto che, purtroppo, almeno i modelli 2300X e 2500X non saranno disponibili sul mercato retail ma saranno parte integrante di sistemi già assemblati. Chissà se AMD cambierà idea nei prossimi mesi.