L’errore è stato di Amazon ed il cliente non dovrà restituire alcun prodotto. Un giovane studente inglese, iscritto alla facoltà di ingegneria dell’Università di Liverpool, si è infatti visto recapitare – presso il suo domicilio – 46 prodotti tecnologici per un controvalore di 3.600 sterline (pari a circa 4.500 euro). È stato poi appurato che la merce era in realtà destinata ad uno dei magazzini di Amazon che avrebbe poi dovuto gestirla.
Per un errore materiale, invece, la consegna è avvenuta a casa del giovane 22enne Robert Quinn.
Quinn ha immediatamente contattato Amazon per informare l’azienda sull’accaduto ma i portavoce della società di Jeff Bezos (nella foto a lato), dopo rapide verifiche, hanno accertato di aver commesso un errore. E visto che l’errore è stato di Amazon, i responsabili dell’azienda hanno comunicato a Quinn che potrà tenersi tutti i prodotti – tra cui tablet, un televisore 3D, consolle di gioco – senza nessun obbligo nei confronti del sito di e-commerce.
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Mentre la società ha comunicato di aver già individuato e risolto il problema che ha portato all’errata consegna, Quinn ha spiegato che adesso terrà per sé alcuni prodotti, altri li donerà in beneficenza mentre alcuni li utilizzerà per raccogliere fondi per fondare una società.