Anche Amazon entra nel mercato degli assistenti digitali intelligenti e lo fa con Echo, uno strano dispositivo a forma di cilindro, alto 23,5 centimetri e con un diametro di 8,3 centimetri circa, che si propone di rispondere ai quesiti posti in linguaggio naturale dall’utente.
Ad Amazon Echo è possibile avanzare domande sul tempo, richiedere aggiornamenti su fatti di cronaca ed avvenimenti sportivi, disporre la riproduzione di un brano musicale o di un file audio e così via. Non solo. Similmente a quanto permesso da Google Now ed Apple Siri, Amazon Echo può ricordare all’utente gli appuntamenti imminenti ed annotare dei promemoria nonché rispondere ad un vasto numero di domande.
La parola magica per “svegliare” Echo e richiedere una risposta non è, ovviamente, “Ok, Google” ma semplicemente “Alexa“.
Un insieme di sette microfoni, posizionati nella parte inferiore del dispositivo, permettono ad Echo di rimanere sempre in ascolto delle indicazioni dell’utente ottimizzando la ricezione delle richieste da qualunque direzione queste provengano.
Echo non dispone di batterie ma deve rimanere sempre collegato ad una presa a muro: per questo motivo, il nuovo prodotto presentato dalla società di Jeff Bezos sembra essere pensato per trovare collocazione in salotto o comunque essenzialmente in ambienti domestici.
Dotato di supporto Wi-Fi e Bluetooth, Echo sembra essere l’ennesimo tentativo di Amazon di proporre un device innovativo da porre ad esempio accanto alla TV. Potrà avere successo? È lecito essere scettici perché se un assistente digitale integrato nello smartphone ha sicuramente senso, meno lo ha un dispositivo con funzionalità similari che “attende a casa l’utente”.
La commercializzazione di Amazon Echo, comunque, inizierà nel corso delle prossime settimane dagli Stati Uniti al prezzo promozionale di 99 dollari (anziché 199 dollari).
Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito ufficiale.