In un annuncio pubblicato nelle scorse ore sul sito ufficiale dell’azienda, la società di Jeff Bezos ha parlato di un’estensione dei vantaggi per gli abbonati al servizio Prime.
A conferma dell’imminente cambiamento, in tanti avevano notato – nei giorni scorsi – una nuova icona per Amazon Music sui dispositivi mobili. E la conferma è arrivata: l’abbonamento Amazon Prime dà adesso diritto ad attingere a un archivio musicale composto da 100 milioni di brani contro i 2 milioni che venivano offerti gratuitamente in precedenza.
Amazon aggiunge di aver inserito la possibilità di ascoltare i migliori podcast senza interruzioni pubblicitarie. Le buone notizie, tuttavia, sembrano fermarsi qui. Perché? Perché per il resto l’app Amazon Music soffre di importanti limitazioni.
La ricerca, ad esempio, funziona bene ma quando si sceglie un brano specifico quasi mai viene riprodotto per primo. Compare invece il messaggio “Abbiamo riprodotto il brano selezionato in modo casuale con altri brani simili“: la scelta dell’utente viene insomma presa in considerazione da Amazon Music ma ad essere riprodotta è la playlist della quale il brano richiesto fa parte.
Provando a saltare da una “traccia” all’altra Amazon Music improvvisamente impedisce ulteriori operazioni simili e invita l’utente a valutare l’abbonamento al piano Unlimited a 9,99 euro mensili.
Rispetto alla versione mobile Spotify, il limite skip appare un po’ più benevolo per gli utenti di Amazon Music ma combinato con l’impossibilità di riprodurre direttamente il brano di proprio interesse, risulta piuttosto penalizzante.
Va infatti ricordato che la versione free di Spotify è installabile e utilizzabile da qualunque utente mentre Amazon Music nasce per gli abbonati Prime il cui costo da settembre 2022 è passato a 50 euro annui.
Inoltre, mentre la versione Web di Spotify free integra poche limitazioni anche per ciò che riguarda la ricerca dei pezzi e lo skip da un brano al successivo, Amazon Music in versione Web conserva le stesse restrizioni dell’app per i dispositivi mobili.
Mentre in precedenza era possibile richiedere all’assistente digitale Alexa la riproduzione di un numero illimitato di brani specifici tramite Amazon Music, adesso non è più possibile o lo si può fare in misura molto ridotta.
Per non parlare di Google Assistant: se si prova a chiedere la riproduzione di un brano su Amazon Music l’assistente digitale conferma di aver passato la palla all’applicazione ma all’atto pratico non succede nulla.
L’unica cosa che è possibile continuare a fare è toccare l’icona di Google Cast che appare nell’app Amazon Music e indirizzare la riproduzione audio verso un dispositivo compatibile collegato in rete locale.
Amazon Music Unlimited consente invece di accedere all’intero catalogo dei brani su richiesta in qualità HD (16 bit/44,1 kHz) e UHD (fino a 192 kHz) su tutti i dispositivi.