L’investimento di 4 miliardi di dollari (in due tranche) in Anthropic annunciato oggi da Amazon è una dichiarazione d’intenti: il gigante di Seattle vuole ritagliarsi il suo spazio nel crescente mercato dell’intelligenza artificiale, oggi dominato da OpenAI (ChatGPT e DALL-E) e Google (Bard).
La startup è stata fondata da Dario e Daniela Amodei – ex dipendenti proprio di OpenAI – e ha attirato l’attenzione di Amazon soprattutto per il chatbot Claude. Quest’ultimo si basa su LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) e funziona in modo quasi identico a ChatGPT e Google Bard: può tradurre testo, scrivere codice, rispondere a domande e così via. Tuttavia, a detta dei due fondatori, il loro modello è più sicuro e affidabile potendo contare su sé stesso e non su moderatori umani per rivedere le sue risposte.
Gli accordi tra Amazon e Anthropic
Come parte dell’accordo, Amazon acquisirà la quota di minoranza della società e ha accettato di incorporare la tecnologia di Anthropic in diversi servizi della sua attività, come Amazon Bedrock, pensato per la creazione di applicazioni AI. La startup fondata dai due fratelli italo-americani utilizzerà i chip custom del colosso statunitense per costruire, addestrare e distribuire i suoi futuri modelli di intelligenza artificiale e utilizzerà Amazon Web Services (AWS) come principale fornitore di servizi cloud.
Stando alle informazioni riportate da Reuters, l’iniziale investimento di Amazon è di 1,25 miliardi di dollari, con un’opzione per l’investimento di ulteriori 2,75 miliardi di dollari. Dovesse andare tutto come previsto dalle parti in causa, si tratterà del più grosso investimento di sempre legato ad AWS, che ad oggi è il più grande fornitore di potenza di calcolo on-demand e di archiviazione di dati.
Anthropic ha attirato l’interesse anche di Google, che ha investito ad inizio 2023 circa 300 milioni di dollari proprio nella startup. La partnership con Big G non dovrebbe essere a rischio, secondo Reuters, nonostante il fresco accordo con Amazon.